Chi trova un amico trova un tesoro. Il diario della prof. e le “riflessioni pasquali” (6)

CALENZANO – Sfogliamo anche oggi il diario della prof. Mery Coscarelli che ci propone alcune “riflessioni pasquali” “Da un po’ di tempo a casa nostra (per la gioia dei miei nipoti) regna sovrano ‘Ehi, Google’. Roberto gli ha chiesto di dirci quale è il proverbio di oggi: ‘Chi trova un amico, trova un tesoro’. È proprio vero! […]

CALENZANO – Sfogliamo anche oggi il diario della prof. Mery Coscarelli che ci propone alcune “riflessioni pasquali”

“Da un po’ di tempo a casa nostra (per la gioia dei miei nipoti) regna sovrano ‘Ehi, Google’. Roberto gli ha chiesto di dirci quale è il proverbio di oggi: ‘Chi trova un amico, trova un tesoro’. È proprio vero! In questo periodo di solitudine, di paure, di obblighi, di incertezze, mi rendo conto che ho ritrovato amici che avevo forse dimenticato, messi da parte o, semplicemente, trascurati.
Oggi c’è un bellissimo sole ed è Pasqua, la Santa Pasqua. Però che strana Pasqua. Quest’anno tutti a casa. Niente valigie. Niente biglietto aereo. Niente macchina. Niente gite fuori porta. Ma, siccome siamo italiani, le nostre tavole risplenderanno. Come è buona abitudine per celebrare le feste. Noi abbiamo fatto la nostra scampagnata: un buon pranzo in terrazza. Meno male che la giornata è più che primaverile, direi: è quasi estiva. E meno male che nel balcone accanto abbiamo i migliori vicini del mondo: Francesca, Jacopo e i loro tre eredi, Matilde, Edo e Brando. Che meraviglia di famiglia: siamo proprio fortunati.
Si chiacchiera, ci si scambia, con gli occhi, i piatti preparati e si brinda. Tutto rigorosamente da lontano. Ognuno dalla propria terrazza, ma, lo ammetto, ci ha fatto sentire “in famiglia”. Oggi è festa, quindi: pomeriggio senza computer e senza compiti. Devo confessare che i giorni sono talmente tutti uguali, che, dopo aver rigovernato, ho acceso il computer. Ormai è diventata una routine. Ma l’ho fatto solo per leggere le mail che ho ricevuto. Inutile, dentro resto un’insegnante, perché inizio con quelle di alcuni miei ex alunni. C’è chi ha finito l’anno scorso, chi, invece, da qualche anno. Le loro parole sono così belle che meritano di essere lette. Ed eccole qui. Aurora Parretti 5 D Linguistico a.s. 2017/2018. Semplicemente: grazie di cuore. Il mio pensiero è con voi.

“In questi giorni ci troviamo a riflettere sicuramente di più, su noi stessi, sugli altri, su tutte quelle cose che di norma passano inosservate, che facciamo senza riflettere.
Frequento l’università e fortunatamente i miei professori si sono tutti organizzati, nell’arco di pochi giorni, per fare le lezioni a distanza. Dico fortunatamente, perché sebbene gran parte del tempo sia occupata dallo studio e rimanga poco tempo per fare quello che più mi piacerebbe, d’altra parte si mantiene una sorta di normalità, di cui adesso siamo privati.
Mi ritengo fortunata anche per il fatto di essere in salute ed insieme alla mia famiglia, quando invece sentiamo sempre più storie di persone che purtroppo non hanno tutto questo e allora penso che spesso diamo tutto per scontato.
L’università, però, non è come la scuola. Inevitabilmente un pensiero va al mio liceo, il Calamandrei. Ripenso agli ultimi mesi della 5ª; l’ansia dell’esame di maturità, ma insieme le risate, i momenti spensierati e le chiacchiere tra i banchi di scuola, le ultime lezioni con tutti i professori che mi hanno lasciato tanto. Penso ai professori, chissà come si saranno attrezzati alcuni di loro, penso ai ragazzi che anche se siamo dotati di mille strumenti per tenerci in contatto e sentirci più vicini, nulla potrà mai sostituire i 15 minuti di ricreazione, gli sguardi di complicità, gli abbracci e tutto quello a cui internet non può arrivare! Sono sicura però che passerà, che ci aiuterà ad essere più consapevoli della ricchezza di tante piccole cose e che ci lascerà inevitabilmente un segno; sta a noi poi scegliere se far tesoro delle cose positive o negative!” Aurora

Sono sicura che sceglierete e lo farete bene! Grazie per averci sempre nei vostri pensieri e nei vostri ricordi. Come vi dico spesso in classe, la scuola per voi è “un’oasi felice”. Spero che siate tutti felici o per lo meno, visto il periodo: sereni e in casa! Un saluto a tutti i miei alunni. Mery Coscarelli”