ChiantiBanca, Bini Smaghi: “No all’influenza di gruppi di potere esterni”

CAMPI BISENZIO – La data del 14 maggio, giorno dell’assemblea dei soci di ChiantiBanca e che porterà al nuovo consiglio di amministrazione dell’istituto di credito, si avvicina. E il clima si fa sempre più teso. Prima infatti c’è stata la comunicazione ufficiale della commissione elettorale di ChiantiBanca con la quale ha informato che “mercoledì 3 […]

CAMPI BISENZIO – La data del 14 maggio, giorno dell’assemblea dei soci di ChiantiBanca e che porterà al nuovo consiglio di amministrazione dell’istituto di credito, si avvicina. E il clima si fa sempre più teso. Prima infatti c’è stata la comunicazione ufficiale della commissione elettorale di ChiantiBanca con la quale ha informato che “mercoledì 3 maggio ha preso atto che il candidato Gian Pietro Castaldi, della lista “Fedeltà alla Storia e alla Cooperazione”, ha chiesto che nessun nome della lista stessa, e in particolare il suo, sia associato alla qualifica di presidente”. Il giorno prima, invece, c’era stata la rinuncia alla candidatura al Cda “da parte del candidato Giancarlo Marradi, che non era inserito in nessuna delle due liste ma fra le “altre Candidature” al Cda. In rapida successione sono arrivate le parole del presidente di ChiantiBanca, Lorenzo Bini Smaghi: “Ho appreso questa mattina che Gian Pietro Castaldi non intende candidarsi come presidente del Consiglio di amministrazione di ChiantiBanca alla prossima assemblea del 14 maggio. Rispetto questa decisione. Una decisione che segue di qualche giorno la sua presa di distanza da un comunicato, predisposto a sua insaputa, da ambienti prossimi ai precedenti vertici dimissionati dalla Banca d’Italia qualche settimana fa, che cercano, anche attraverso attacchi personali privi di fondamento e al limite del ridicolo, di tornare a guidare la banca. La scelta del futuro Consiglio di amministrazione è un momento importante di democrazia economica, che per rispetto dei soci non deve essere delegittimato da argomenti pretestuosi, da attacchi personali o da indebite interferenze esterne: deve basarsi su elementi oggettivi, sui contenuti dei programmi e sulle professionalità dei componenti delle due liste, i cui profili sono messi a disposizione dei soci sul sito istituzionale della banca (www.chiantibanca.it)”. “Non è accettabile – ha concluso – che gruppi di potere esterni cerchino di influenzare le scelte dei soci e della banca, a loro vantaggio. Fin quando sarò presidente della banca, mi impegnerò per assicurarne l’autonomia, e la libertà dei soci di decidere il futuro della loro istituzione, sulla base di informazioni complete e corrette”.