ChiantiBanca, numeri positivi nonostante l’eredità del CCF

CAMPI BISENZIO – Una banca che continua a svolgere il proprio ruolo di sostegno alle comunità. Una realtà solida che – nonostante il perdurante periodo di crisi e i riflessi dell’acquisizione dell’ex Credito Coooperativo Fiorentino – produce utili e mostra indicatori rilevanti. ChiantiBanca ha appena presentato (all’assemblea dei soci nella sede legale di Fontebecci, a […]

CAMPI BISENZIO – Una banca che continua a svolgere il proprio ruolo di sostegno alle comunità. Una realtà solida che – nonostante il perdurante periodo di crisi e i riflessi dell’acquisizione dell’ex Credito Coooperativo Fiorentino – produce utili e mostra indicatori rilevanti. ChiantiBanca ha appena presentato (all’assemblea dei soci nella sede legale di Fontebecci, a Monteriggioni, e in contemporanea nell’auditorio della Direzione generale di San Casciano in Val di Pesa, collegata in videoconferenza) i risultati di bilancio relativi all’esercizio 2013. Numeri positivi – il bilancio è stato approvato all’unanimità – nonostante le difficoltà generate dalla spirale recessiva del ciclo economico, a partire dall’utile netto, che ammonta a 6,1 milioni di euro. Un documento, quello sottoposto alla valutazione dell’assemblea, che sottolinea come gli indici di solidità patrimoniale della banca siano elevati, con il Core Tier 1 che al 31 dicembre 2013 si attesta al 13,4%, già in linea con le nuove regole dettate da Basilea 3. “Oltre a questo – si legge in una nota – la gestione ordinaria ha conseguito risultati positivi a livello di ogni aggregato. Il margine di interesse si attesta a 42,4 milioni, evidenziando una crescita del 3,4% rispetto al 2012, principalmente per effetto dei maggiori volumi intermediati. Le commissioni nette crescono del 7,5% e si fermano a quota 17,7 milioni, beneficiando dell’incremento del numero dei clienti (che raggiungono quota 65.400 unità) e dello sviluppo del cross selling. Grazie anche alla performance del margine netto di negoziazione, attestatosi a 16,1 milioni, il margine di intermediazione evidenzia un incremento del 3%, superando i 76,5 milioni”. Complessivamente, per ChiantiBanca, si tratta di un bilancio che contiene ottimi risultati, conseguiti nonostante le importanti svalutazioni su crediti (29,9 milioni, il 33% in più rispetto al 2012), coerenti con la persistenza della grave crisi che sta interessando il sistema economico e le conseguenti difficoltà nella capacità di rimborso da parte dei debitori. In sostanza, dei 30,3 milioni di perdite su crediti del 2013, il 13% rappresenta un’eredità derivante dall’ex CCF. “Il 2013 inoltre, – continua il documento – per le filiali ex CCF, è stato l?anno dell’inversione di tendenza, con un cambio di passo evidente, grazie al lavoro del management ChiantiBanca, alla ritrovata fiducia di personale e clienti e alla rapida ricostituzione della base sociale. La raccolta diretta 2013 di ChiantiBanca, complessivamente, pur in presenza di una minore capacit? di risparmio delle famiglie, si è attestata a 1.855 milioni, evidenziando una crescita del 3,4% rispetto al 2012”. “Un quadro positivo di efficienza – conclude il documento – che consente all’istituto di esprimere appieno il proprio impegno presso le comunità di riferimento, con risposte utili in termini istituzionali, mutualistici, imprenditoriali, in linea con i concetti storici ma ancora attuali e prioritari per le Bcc e, in particolare, per ChiantiBanca: solidarietà, cooperazione e partecipazione”.
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