Chini (Confesercenti): “Servono innovazione e formazione, rimettiamo al centro le imprese”

CAMPI BISENZIO – Da un lato un’occhiata ai numeri, dall’altro le linee guida per il rilanciare il commercio nella Piana. Partendo da formazione e informazione con l’obiettivo di “rimettere al centro le imprese”. Di questo e altro ne abbiamo parlato con Francesco Chini, subentrato dal 1 luglio scorso a una figura “storica” come quella di […]

CAMPI BISENZIO – Da un lato un’occhiata ai numeri, dall’altro le linee guida per il rilanciare il commercio nella Piana. Partendo da formazione e informazione con l’obiettivo di “rimettere al centro le imprese”. Di questo e altro ne abbiamo parlato con Francesco Chini, subentrato dal 1 luglio scorso a una figura “storica” come quella di Alessandro Falcini, nel frattempo andato in pensione, nel ruolo di responsabile dell’area metropolitana per Confesercenti. Il suo ufficio è a Campi Bisenzio, in via del Gelsomino, nella sede da poco intitolata a un altro “personaggio di riferimento” per l’associazione di categoria: Marino Roso.

Sono passati quasi cinque mesi da quando è iniziato il suo “nuovo” lavoro: da cosa si riparte o si è ripartiti?

“Confesercenti ha un potenziale di crescita importante, per cui dobbiamo lavorare, e tanto, per consolidare il gruppo di imprese che aderiscono all’associazione. E, al tempo stesso, rafforzare i rapporti con i vari Centri commerciali naturali”.

Siamo praticamente alla fine dell’anno, tempo di bilanci: come è stato il 2019 per il commercio?

“Gli darei una sufficienza risicata. Qualche tempo fa avevamo riscontrato dei segnali di maggiore ripresa, che poi però si sono raffreddati. Turismo e gastronomia sono i settori che in questi mesi sono andati leggermente meglio; la moda risente ancora di un’onda lunga di difficoltà, oltre che di una concorrenza spietata. Cosa fare per invertire la tendenza? Serve, da parte di tutti, più attenzione all’innovazione e alla formazione. Di pari passo dobbiamo puntare anche a una fidelizzazione del cliente e dei servizi offerti”.

Prima ha affermato che “Confesercenti ha un potenziale di crescita importante”, si spieghi meglio:

“Le possibilità di crescita le vedo se siamo utili, se siamo capaci di offrire delle opportunità. Ma penso anche al rapporto che abbiamo con le amministrazioni comunali: siamo seduti a tutti i tavoli in vista dell’approvazione dei vari bilanci e dobbiamo essere “bravi” a contenere la tassazione locale. Ma un altro obiettivo importante deve essere quello di rilanciare alcune tematiche importanti”.

Ovvero?

“Fare rete fra le imprese resta fondamentale così come dobbiamo riuscire a far compiere un salto di qualità a determinate esperienze. Anche con proposte concrete. Pensiamo per esempio all’imposta di soggiorno, che incide sempre in maniera significativa. Ci piacerebbe individuare un percorso di interazione fra turismo e commercio, magari chiedendo uno stanziamento ai Comuni, in base a quanto incassano singolarmente dall’imposta, in modo da reinvestirlo e creare così l’interazione di cui parlavo. Sarebbe un segnale di attenzione importante e che consentirebbe al tempo stesso di dare maggiore visibilità a tutte le iniziative che vengono organizzate nei Comuni”.

A proposito di Comuni, ci sono alcune considerazioni da fare per quanto riguarda la Piana?

“Calenzano è un territorio in cui auspico sicuramente una crescita associativa, anche in considerazione delle imprese e dei servizi presenti sul territorio. Con Campi c’è un rapporto consolidato, certificato anche dalle iniziative organizzate in vista delle imminenti festività natalizie. Anche a Signa e Lastra a Signa stiamo provando ad avviare dei percorsi di collaborazione mentre mi lasci dire qualcosa su Sesto: i centri storici stanno vivendo un periodo di difficoltà da anni. Anche a Sesto. Ma quella che vedo è un’opportunità di rilancio concreta. Qui, per esempio, ci sono negozi di livello e una merceologia importante. E, in questo contesto, il percorso avviato con l’amministrazione comunale spero porti a definire una strategia, complessiva, forte di collaborazione. Personalmente vedo una prospettiva di lavoro importante. Un esempio? L’abolizione della cosiddetta “tassa sull’ombra”…”.

Quello in arrivo è il primo Natale da responsabile dell’area metropolitana: cosa si aspetta di trovare sotto l’albero?

“Coerenza da parte delle amministrazioni comunali quando si parla di valorizzazione del commercio e di sviluppo economico e urbanistico. Ma anche lo “spunto” per riuscire a mettere in campo, l’anno prossimo, qualche iniziativa di carattere sindacale per stimolare la partecipazione delle imprese, associate e non”.