Chini, Quercioli: Toscana a Sinistra parte dalla Piana, dall’ambiente e dalla mobilità

CAMPI BISENZIO – Adriano Chini, Maurizio Quercioli, Ilaria Agostini e Lorena Passerotti: sono i nomi dei candidati delle prossime elezioni regionali nella circoscrizione di Firenze 4, ovvero la Piana fiorentina (Sesto Fiorentino, Campi Bisenzio, Calenzano, Signa, Lastra a Signa e Scandicci) che sosterranno io candidato Tommaso Fattori per Toscana a Sinistra. I candidati sono strettamente […]

CAMPI BISENZIO – Adriano Chini, Maurizio Quercioli, Ilaria Agostini e Lorena Passerotti: sono i nomi dei candidati delle prossime elezioni regionali nella circoscrizione di Firenze 4, ovvero la Piana fiorentina (Sesto Fiorentino, Campi Bisenzio, Calenzano, Signa, Lastra a Signa e Scandicci) che sosterranno io candidato Tommaso Fattori per Toscana a Sinistra. I candidati sono strettamente legati al territorio e due di loro, Chini e Quercioli, con una lunga esperienza amministrativa locale e con una profonda conoscenza della Piana. E’ lo stesso Fattori che dice “si tratta di candidature di altissimo profilo con competenza solida amministrativa, persone impegnate nelle lotte sui territori per l’ambiente, per i diritti del lavoro e competenze tecnico scientifiche”. Candidature, dice Fattori “che sono funzionali ad esprimere ciò che siamo, cioè un progetto di governo: ci candidiamo per governare la Regione Toscana e abbiamo le capacità e le persone che lo possono fare”.

Adriano Chini è stato più volte sindaco di Campi Bisenzio e consigliere regionale, Maurizio Quercioli è attualemnte consiglere comunale a Sesto Fiorentino nella liste di opposizione di Sesto Bene Comune-Insieme Cambiamo Sesto; Ilaria Agostini è una ricercatrice dell’Università di Bologna, ma nata a Firenze 49 anni fa e impegnata nelle tematiche della Piana, anche Lorena Passerini, 57 anni, di Calenzano è impegnata sul territorio con alcune associazioni che si sono occupate del recupero dell’oliveta di San Donato”.

“Mi sono candidato perché me lo ha chiesto il mio partito, Sinistra Italiana – dice Chini – mi ha chiesto di dare una mano in questa campagna elettorale e ho detto: ma voi pensate possa servire e mi hanno risposto ‘noi si pensa tu possa servire’ e allora ho fatto come feci nel 2007 quando a Campi scoppiò il putiferio politico giudiziario e io ero consigliere regionale di due anni e tornai a Campi a fare il vicensindaco e poi nel 2008 vinsi le elezioni”. L’ex sindaco di Campi Bisenzio si è soffermato su due questioni: sul parco della Piana e il contrasto alla criminalità organizzata. Chini ha ricordato che propio da Campi con l’esperienza della “merciaia” era venuta alla luce una particolare situazione. “In Italia abbiamo sottovalutato” dice Chini e lancio la proposta della costituzione di una commissione regionale per il contrasto alla criminalità organizzata con la collaborazione delle forze dell’ordine. Si è poi soffermato sulla questione “paradossale” del parco della Piana ricostruendo l’incontro al Polo scientifico con l’assessore regionale Marson. “Tutto questo dopo aver sottoscritto protocolli d’intesa – dice Chini – il Consorzio di Bonifica era incaricato di segnare tutti i fossetti e le specie floreali e faunistiche che ci sono nella Piana in previsione di un nuovo incontro di lì a pochi mesi. E ne usciamo con l’assessore Marson che dice che il Parco della Piana è l’elemento coordinatore di quell’area tra Peretola e le Cascine di Tavola. Dopo 4 mesi il presidente attuale della Regione ci dice di fatto, prendendoci in giro, che l’elemento coordinatore è sempre il Parco della Piana ma si deve fare una pista aeroportuale di 2 chilometri a Firenze. Noi siamo in un’area dove buona parte del Parco è già realizzato: Cascina di Tavola, il Podere Querciola, Chico Mendes, 100 ettari a Focognano. E questo è un cuore verde e facciamo pulsare, per Firenze è meno attrattivo di un aeroporto? Credo proprio di no! E quindi battaglia, perchè credo sia una decisione presa da pochissimi e da qualche forza poco chiara”.

“Non si può dire che con il Covid non si accaduto nulla – dice Maurizio Quercioli – bisogna tener conto del cambiamento, della realtà oggettiva del dopo-Covid. Non è stato un intermezzo: o si riesce a dare una prospettiva di cambiamento vera o rimaniamo prigionieri di uno sviluppo che imbriglia sembre di più. Le proposte che fanno Giani e Ceccardi vogliono l’aeroporto. La Piana: chi vi abita in questi anni ha dato indicazioni precise: deve diventare elemento fondamentale in cui ruota uno sviluppo diverso. Se non voglio l’aeroporto e voglio la Piana voto per un candidato che non vuole l’aeroporta. Sull’inceneritore in questa zona c’è stata una battaglia enorme contro l’inceneritore di Case Passerini chiediamo uno sviluppo che si basi sul riuso, sul riciclo, sulla prospettiva delle fabbriche di materiali, riducendo la quantità di rifiuti prodotta verso rifiuti zero. Il terzo punto è il trasporto ferroviario. Su questo punto la zona sarebbe più avanti rispetto al resto della regione. C’è la tratta da Firenze a Pistoia dove è possibile fare un trasporto metropolitano con carenze brevi, e questo è possibile e questo è compito della Regione rapportarsi con le Ferrovie”.

Fattori ha ricordato la situazione particolare scaturita dall’emergenza sanitaria e che “bisogna usare le opportunità che questa crisi – ha detto – partendo dagli investimenti pubblici. E’ necessario avere un piano di investimenti consistenti, ma non devono essere distribuiti a pioggi ai soliti noti, ma occorre avere una visione, una nuova politica industriale che in questa regione è mancata da lungo tempo. Una politica industriale verde che deve avere degli obiettivi precisi: conversione ecologica delle produzioni, lavoro stabile, interventi già da settembre e poi trasporto pubblico, agricoltura sostenibile, investimenti sul territorio. Noi abbiamo mille micro interventi sul territorio a differenza di chi punta sulle grandi opere come l’aeroporto. Puntiamo sul lasciarci alle spalle le riforme vecchie nuove di incerimento e andare verso il futuro che sono le fabbriche di materiali, tecnologie in grado di recuperare la materia oggi contenuta nei rifiuti”.

“Abbiamo davanti un modello che con diverse sfumature ci ripropongono il vecchio – dice Fattori – da un lato la candidata della Lega e dall’altro Giani sono d’accordo su molte questioni e sul tema della Piana sono d’accordo sul dire ‘no’ allo sviluppo del Polo scientifico di Sesto al Parco agricolo della Piana. Noi siamo quelli che diciamo ‘sì’ ad un futuro diverso che mette al centro due questioni simboliche: il parco agricolo ovvero la questione verde e il Polo scientifico come ricerca”.