LASTRA A SIGNA – “Voglio esprimere prima di tutto la mia solidarietà e vicinanza ai 55 dipendenti tra lavoratrici e lavoratori che si sono visti togliere il lavoro senza che sia stata attivata, in questa prima fase, la Cig o altre tipologie di ammortizzatori sociali. Ho già contattato la Regione affinché si possa arrivare, nel più breve tempo possibile, all’apertura di un tavolo di crisi, come richiesto anche dai sindacati”: lo dice il sindaco di Lastra a Signa, Emanuele Caporaso, dopo avere appreso la notizia della chiusura dello stabilimento lastrigiano di Bally Studio in via dei Ceramisti, con il conseguente licenziamento dei 55 dipendenti.
“Nel tardo pomeriggio di mercoledì – spiega il sindaco – Mauro Faticanti di Cgil Firenze mi ha avvertito che c’erano gravi problematiche legate al proseguimento dell’attività di Bally Studio Srl sul territorio lastrigiano. Problematiche che si sono poi rivelate con la comunicazione da parte della proprietà di procedere alla chiusura del sito produttivo. Sarà fondamentale in questa prima fase dare un sostegno ai lavoratori e scongiurare da una parte il licenziamento diretto e dall’altra lavorare per preservare l’impianto di produzione. È evidente che questa vicenda si innesta in una situazione di crisi drammatica che il settore moda sta attraversando ed è fondamentale evitare che la metodica utilizzata dalla proprietà in questa circostanza possa essere applicata ad altre aziende del settore”.