Chiusura campo nomadi. Il sindaco Falchi “è un giorno storico” (2)

SESTO FIORENTINO – Chiuso definitivamente il campo nomadi di via Madonna del Piano, nell’area adiacente al Polo scientifico. In questi giorni Alia ha impegnato 235 ore e raccolto oltre 80 tonnellate di materiali, tra cui anche amianto. “E’ un giorno storico – ha detto il sindaco Lorenzo Falchi – la presenza del campo nomadi era […]

SESTO FIORENTINO – Chiuso definitivamente il campo nomadi di via Madonna del Piano, nell’area adiacente al Polo scientifico. In questi giorni Alia ha impegnato 235 ore e raccolto oltre 80 tonnellate di materiali, tra cui anche amianto.

“E’ un giorno storico – ha detto il sindaco Lorenzo Falchi – la presenza del campo nomadi era radicata da oltre 35 anni e si è arrivati ad avere in passato anche più di 80 persone. Nel mio programma ho inserito il superamento del campo rom di via Madonna del Piana e lo abbiamo fatto lavorando in silenzio, senza creare clamore. La chiusura di questo campo, l’unico presente sul nostro territorio, corona un lavoro svolto con serietà ed attenzione per superare una vergogna tutta italiana. Mentre c’è chi invocando le ruspe, si limita al massimo a spostare nel territorio acconto situazioni di marginalità e fragilità offrendo non-soluzioni che finiscono per gravare nuovamente sulla collettività, siamo riusciti passo dopo passo ad individuare vie d’uscita adeguate a definitive”

Il percorso di inserimento delle famiglie presenti nel campo rom ha visto un investimento di 210mila euro distribuiti in tre anni, mentre ancora da stabilire sono i costi per lo smantellamento delle strutture esistenti e i tempi di completamento della bonifica.

Nel 2016 al momento dell’avvio del piano di dismissione il campo nomadi era arrivato ad ospitare 12 nuclei familiari per un totale di circa 75 persone la metà delle quali minori. Già dal 2012 erano iniziati i progetti, realizzati da Caritas in convenzione con la Società della Salute, per il contrasto dell’evasione scolastica e la creazioni di percorsi in autonomia economica e la regolarizzazione giuridica dei nuclei. Il superamento del campo rom di via Madonna del Piano è uno dei primi in Toscana e il primo a livello metropolitano che si conclude dopo il protocollo di intesa stipulato tra Regione e comuni il 1 agosto 2018.

Per le persone che lo abitavano sono stati previsti progetti di inserimento e quasi tutti si sono trasferiti in altre zone della Toscana.

“Siamo partiti con i progetti di contrasto all’evasione scolastica – ha detto l’assessore Camilla Sanquerin – fondamentali in un contesto in cui erano presenti molti minori, grazie al contributo della Regione. Insieme a Caritas, ma non dobbiamo dimenticare le tante realtà del territorio via via coinvolte abbiamo portato in fondo una serie di progetti centrati sulle persone e le loro specificità. In particolare per promuovere l’autonomia economica e lavorativa dei soggetti che avevano i requisiti sono stati inseriti in progetti quali il servizio civile o progetti di contrasto alla povertà finanziati dal Fondo sociale europeo. E’ stato un. lavoro lungo e complesso che oggi si chiude se ci limitiamo al campo ma che proseguirà fino alla piena inclusione delle famiglie nella vita civile e sociale delle nostre comunità”.