“Ciao Daniele…”: in tanti hanno voluto darti l’ultimo saluto

CAMPI BISENZIO – “L’hai scritto il pezzo?” mi avresti detto. E io ti avrei risposto: “Prendo un caffè e lo scrivo subito”. Ma mai avrei immaginato pochi giorni fa che questo “pezzo” avrei dovuto scriverlo proprio per te. Venerdì eravamo a pranzo insieme, caro Daniele, oggi pomeriggio, presso la sede della Pubblica Assistenza di Campi, si […]

CAMPI BISENZIO – “L’hai scritto il pezzo?” mi avresti detto. E io ti avrei risposto: “Prendo un caffè e lo scrivo subito”. Ma mai avrei immaginato pochi giorni fa che questo “pezzo” avrei dovuto scriverlo proprio per te. Venerdì eravamo a pranzo insieme, caro Daniele, oggi pomeriggio, presso la sede della Pubblica Assistenza di Campi, si è svolto il rito funebre che ci ha permesso di darti l’ultimo saluto. E sono stati davvero in tanti a voler essere presenti, amici, parenti, colleghi di ieri e di oggi, amministratori, rappresentanti delle forze dell’ordine. Perchè la tua forza, come è emerso anche dalle parole di chi ti ha ricordato, era proprio quella di essere una persona che riusciva a mettere d’accordo tutti. A volte in modo “provocatorio”, altre volte dopo una lunga discussione ma sempre con il sorriso sulle labbra. A volte ti arrabbiavi ma subito dopo eri pronto a chiedere scusa. E la dimostrazione più evidente di ciò è arrivata dalle tantissime persone che non sono volute mancare al tuo funerale. A ricordare chi eri, anzi chi sei, Yashar Deljoye Sabeti, uno dei tanti “ragazzi” che con te hanno iniziato a fare questo lavoro ma soprattutto un caro amico, uno di famiglia, la collega de “La Nazione” Sandra Nistri, il nostro direttore Elisa Gentilini, l’amico di una vita Daniele Papi e naturalmente tua moglie Elena. E se Yashar, fra le altre cose, ha voluto ricordare quanto “pur amando alla follia i quotidiani cartacei, tu avevi già capito anni fa, dimostrando di essere avanti, che il futuro sarebbe stato on line”, Sandra Nistri ha tracciato un ricordo professionale ma anche personale, concludendo il suo intervento con una delle questioni che vi dividevano, quella della fede: “Per me sei in un bel posto adesso e questa è la dimostrazione che avevo ragione io…”. La nascita di Piananotizie, il legame che si è creato fra di noi, un’esperienza professionale nata per scommessa e che invece si sta rivelando qualcosa di ben più importante oltre naturalmente a tanti ricordi personali: già, i ricordi, il filo conduttore delle parole pronunciate dal nostro direttore; parole in cui ovviamente mi riconosco anche io e che rappresentano il segno tangibile di quello che ci siamo detti in questi giorni con Elisa ed Elena: “Dobbiamo essere come una famiglia”. Non che fino a oggi non lo fossimo ma il tuo ricordo sarà sicuramente uno stimolo in più per rafforzare il nostro legame. Già, i ricordi… Come per esempio quelli di quando eravate ragazzi che ha voluto mettere in risalto Daniele Papi. O come quelli di trentatré anni di vita insieme che una coraggiosa Elena Andreini ha voluto ribadire di fronte a te. E di fronte a tanti occhi lucidi, di giovani e meno giovani, di amici di una vita o di pochi mesi. E te, con il tuo sorriso di sempre, avresti risposto: “Non so se rendo l’idea…”. Sì, hai reso benissimo l’idea, ciao Daniele…