Cinquant’anni dal film di Comencini: “Pinocchio racconta Pinocchio”, sabato 28 a Sant’Angelo a Lecore

CAMPI BISENZIO – Chiunque di noi sia stato bambino ai tempi del film di Luigi Comencini, ha sicuramente “canticchiato” la musica che faceva da colonna sonora. E la canta – ne sono altrettanto sicuro – anche oggi. Ritmandola come cinquant’anni fa, magari pensando per un attimo di tornare bambino e sognare proprio come nel 1972 […]

CAMPI BISENZIO – Chiunque di noi sia stato bambino ai tempi del film di Luigi Comencini, ha sicuramente “canticchiato” la musica che faceva da colonna sonora. E la canta – ne sono altrettanto sicuro – anche oggi. Ritmandola come cinquant’anni fa, magari pensando per un attimo di tornare bambino e sognare proprio come nel 1972 di fronte al piccolo schermo. Quando i “canali” televisivi si contavano sulle dita di una mano. Già perché quest’anno sono esattamente cinquant’anni dalla messa in onda del “Pinocchio” di Comencini, quello di Andrea Balestri e Nino Manfredi, quello di Franco Franchi e Ciccio Ingrassia, insuperabili a interpretare il gatto e la volpe. Ma anche quello di Gina Lollobrigida, Vittorio De Sica e tanti altri grandi interpreti del cinema italiano. Attori, e persone, che ne hanno fatto e scritto la storia. E dopo due anni di stop forzato a causa del Covid, torna sul palco la compagnia di Andrea Balestri, proprio in occasione dei 50 anni dalla messa in onda sulla Rai nel 1972: uno spettacolo unico nel suo genere sullo sceneggiato che lo consacrò bambino prodigio del cinema degli anni ’70. Un vero e proprio omaggio al regista e agli attori che nel 1972 consacrarono il romanzo di Carlo Lorenzini (in arte Collodi) in una trasposizione cinematografica ancora attuale, uno spettacolo emozionante, in cui Andrea Balestri racconta l’esperienza vissuta da bambino mentre girava lo sceneggiato con racconto di curiosità, trucchi usati nel film, rapporti avuti con gli altri attori e alcuni aspetti della sua vita personale. Il primo di una lunga serie di appuntamenti omaggio in giro per l’Italia, per questo anno 2022. Quando? Sabato 28 maggio alle 21.30 presso il circolo Sms di Sant’Angelo a Lecore (nella locandina trovate tutte le informazioni necessarie).

Il tutto con proiezioni di filmati inediti, foto inedite scattate durante la lavorazione e in momenti di pausa, articoli di giornali dell’epoca, curiosità di produzione del film, curiosità sulla costruzione del burattino e della balena usata nel film, descrizione delle location del film e dove poterle visitare, racconto dell’insolito provino dopo una selezione di 3.000 bambini in tutta la toscana. Lo spettacolo sarà alternato da momenti di pura emozione, con la controfigura degli attori dello sceneggiato Rai che, con un gioco di ombre, ricreeranno alcune scene “impresse” sulla pellicola. E la colonna sonora composta da Fiorenzo Carpi a fare da cornice per tutta la durata dello spettacolo, canzoni del panorama musicale italiano a tema con Pinocchio, coreografie di Laura Brunelli realizzate dagli allievi della ASD “Il Cristallo” Ginnastica ritmica. Lo spettacolo è realizzato grazie alla collaborazione con Radio Campi, radio ufficiale dell’evento, e sarà trasmesso in diretta streaming audio su www.radiocampi.it all’interno del programma “Go to week” attraverso la voce di Christian De Curtis e Simone Cornacchia che seguiranno lo spettacolo durante la messa in onda, nel backstage e intervisteranno anche il pubblico in sala.

Uno spettacolo che farà rivivere lo sceneggiato direttamente dalla voce di Andrea. Un vero e proprio omaggio al film nell’occasione dei suoi 50 anni dalla messa in onda ma soprattutto agli attori e al regista, di cui Andrea parlerà molto all’interno della conferenza spettacolo. “Ho messo in scena questo spettacolo insieme alla mia Compagnia di teatro – dice Andrea Balestri – per poter finalmente fare qualcosa di concreto e regalare al pubblico e ai tanti appassionati nuove emozioni sul film che dopo 50 anni è ancora attuale nella mente di tanti; ma soprattutto per poter ringraziare il regista Luigi Comencini e gli altri attori, che per la maggior parte non ci sono più, per aver fatto il più bel regalo che potessero fare al loro pubblico, e anche per poter raccontare l’esperienza vissuta tanti anni fa con gli occhi di un bambino”.