Cinque anni di “inadempienze” nei confronti del proprio cane. E il giudice dispone il sequestro dell’animale

CAMPI BISENZIO – Le indagini erano partite addirittura nel luglio del 2016. E da allora le inadempienze, nei confronti dell’animale, da parte di un cittadino residente a Campi Bisenzio e padrone di un meticcio femmina si sono ripetute anche negli anni successivi. Da qui la decisione di sequestrare il cane e affidarlo in custodia giudiziaria […]

CAMPI BISENZIO – Le indagini erano partite addirittura nel luglio del 2016. E da allora le inadempienze, nei confronti dell’animale, da parte di un cittadino residente a Campi Bisenzio e padrone di un meticcio femmina si sono ripetute anche negli anni successivi. Da qui la decisione di sequestrare il cane e affidarlo in custodia giudiziaria presso un canile convenzionato, rimanendo a disposizione della Autorità Giudiziaria per successivi ed eventuali sviluppi. E’ l’Enpa a comunicarlo, dopo che nel 2016, come già detto in precedenza, l’animale era stato rinvenuto in uno spazio angusto, in un recinto fatiscente “senza una condizione socievole di contatto umano”: a rilevare tutto ciò furono gli agenti del Nucleo Provinciale Guardie Zoofile Enpa.

“Da quella data e successivamente nel corso degli anni 2017, 2018, 2019 – si legge in una nota dell’Enpa – si sono susseguiti molteplici controlli ai fini del benessere dell’animale prescrivendo al proprietario le dovute migliorie per la stabulazione e la socializzazione dell’animale; tuttavia, nonostante le sanzioni amministrative successivamente contestate all’uomo proprio per le inadempienze alle dovute prescrizioni e non pagate, il sindaco di Campi, Emiliano Fossi, nel 2020 aveva emesso apposita ordinanza ingiunzione per sanare la situazione degli inadempimenti rilevati nel tempo e mai eseguiti. Anche l’ordinanza non è mai stata rispettata, il cane rimase al suo posto, con lievi miglioramenti ma sempre nelle condizioni di criticità per la salute dell’animale che dimostrava evidenti sintomi di stress dovuti alla forzata stabulazione e alla mancata socializzazione con le persone e di conseguenza con gli animali”.

Di conseguenza il corposo dossier relativo alla vicenda venne inviato alla Procura della Repubblica di Firenze ai fini della valutazione dei fatti, “ovvero se risultasse l’ipotesi di reato di cui all’articolo 727 com. 2 del Codice penale nonché all’omissione di ottemperare all’ordinanza disposta dalla competente Autorità amministrativa, prevista e punita dall’articolo 650 sempre del Codice penale. Il magistrato, ritenuto fondati gli indizi rilevati dalla polizia giudiziaria, ha quindi disposto con proprio decreto l’ispezione dei luoghi e il conseguente sequestro dell’animale”. Le operazioni disposte dall’Autorità giudiziaria sono state eseguite nel marzo scorso unitamente ad agenti e ufficiali di Polizia giudiziaria della Polizia Municipale di Campi Bisenzio e agenti di Polizia giudiziaria del Nucleo Guardie Zoofile Enpa.