Cisl: “Asl Toscana Centro, prelievi esternalizzati per fronteggiare le carenze di personale”

FIRENZE – “E’ inaccettabile che la Asl Toscana Centro pensi di rispondere alle carenze di personale esternalizzando i servizi. Così, per incapacità organizzativa, si indirizza la sanità pubblica verso il privato”: a dirlo sono il reggente della Cisl-Fp Firenze-Prato, Mauro Giuliattini, e il responsabile sanità pubblica Cisl-Fp Firenze-Prato, Andrea Ferrini, dopo l’incontro con l’Azienda Usl […]

FIRENZE – “E’ inaccettabile che la Asl Toscana Centro pensi di rispondere alle carenze di personale esternalizzando i servizi. Così, per incapacità organizzativa, si indirizza la sanità pubblica verso il privato”: a dirlo sono il reggente della Cisl-Fp Firenze-Prato, Mauro Giuliattini, e il responsabile sanità pubblica Cisl-Fp Firenze-Prato, Andrea Ferrini, dopo l’incontro con l’Azienda Usl toscana Centro in merito all’informativa sull’esternalizzazione del servizio prelievi biologici in ambito domiciliare e ambulatoriale.

“Avevamo chiesto questo incontro per fare chiarezza – dicono i due sindacalisti – ma quando nel confronto abbiamo chiaramente evidenziato le contraddizioni e i pericoli dell’esternalizzazione, l’azienda, non riuscendo a controbattere in modo esaustivo, ha rimandato la discussione a successivi incontri specifici”.

“Da questo incontro però è emersa chiaramente una incapacità organizzativa dei servizi erogati ai cittadini, tale che di fronte ad una problematica come la carenza del personale, si ricorre alla più semplice delle soluzioni, spostando il problema ad un soggetto esterno. Si crede di poter gestire il processo dall’alto ottimizzando solamente i costi, ma nella realtà si indirizza la sanità pubblica verso soggetti privati, che perseguono solo il profitto. E oltretutto questo avviene prevedendo un aggravio di spesa di 30 milioni di euro in 6 anni. La Cisl-Fp – concludono Giuliattini e Ferrini – ribadisce la propria contrarietà alle esternalizzazioni dei servizi pubblici. La sanità non è un costo ma una risorsa pubblica. Non vanifichiamo gli sforzi compiuti finora dai professionisti del servizio sanitario pubblico, che hanno dimostrato professionalità e spirito di sacrificio. Ora con il Pnrr non dobbiamo esternalizzare ma rafforzare, migliorandolo realmente, il pubblico servizio”.