CALENZANO – “Il Comune di Calenzano aumenta la Tari e di parecchio. Per le famiglie calenzanesi si profila un aumento del 20% medio, che è una cifra che va ben oltre l’inflazione di questi anni”. Così Cisl Firenze Prato si è espressa sull’aumento della tariffa dei rifiuti da parte dell’amministrazione comunale di Calenzano. “Aumento dei costi del servizio e preventivi sbagliati provocano aumenti generalizzati ma di entità diversificate fra un comune e l’altro. – prosegue la Cisl – Perché Calenzano aumenta la Tari mentre Sesto Fiorentino la diminuisce? E’ indispensabile che Comuni e Alia facciano una comunicazione chiara ai cittadini per spiegare come si è originata questa situazione e perché l’onere di essa si scarica automaticamente sulle famiglie e le imprese”.
“Sono anni che denunciamo i ritardi nella costruzione di impianti di trattamento dei rifiuti, – dice Cisl – perché ciò comporta costi esorbitanti per esportare i rifiuti in altre regioni o all’estero. Di queste scelte la responsabilità è della politica, non dei cittadini ed è alla politica, soprattutto alla Regione Toscana, che chiediamo una inversione di marcia nella programmazione e realizzazione di impianti di trattamento e smaltimento con la chiusura delle discariche e la trasformazione del rifiuto in nuova materia prima (carta, plastica, alluminio e così via dicendo), in biogas/biocarburanti, in energia e teleriscaldamento, al fine di poter chiudere il ciclo dei rifiuti. Solo così, unitamente ad una efficiente ed efficace gestione del soggetto gestore, si potranno abbassare in un futuro che speriamo prossimo le tariffe pagate dai cittadini. La neonata Multiutility deve da subito dimostrare, come la Cisl ritiene, che è lo strumento giusto per dare le risposte in efficienza ed economicità che i cittadini di Calenzano si aspettano, mentre oggi sono costretti a mettere mano al portafoglio. Inoltre chiediamo al comune di Calenzano di destinare i soldi dei dividendi delle partecipate per mitigare l’aumento della Tari”.