Cisl: “La Toscana dica un sì unanime al MES sanità”

FIRENZE – Un appello a tutti i parlamentari eletti in Toscana, di maggioranza e di opposizione, alla Regione e a tutte le parti sociali, affinché dalla Toscana giunga un sì convinto e unanime al MES. A lanciarlo è il segretario generale della Cisl Toscana, Riccardo Cerza, che invita tutti a spingere “perché nell’auspicato e inevitabile […]

FIRENZE – Un appello a tutti i parlamentari eletti in Toscana, di maggioranza e di opposizione, alla Regione e a tutte le parti sociali, affinché dalla Toscana giunga un sì convinto e unanime al MES. A lanciarlo è il segretario generale della Cisl Toscana, Riccardo Cerza, che invita tutti a spingere “perché nell’auspicato e inevitabile passaggio alle Camere arrivi il via libera di tutto il Parlamento ai fondi del ‘MES sanità’, destinati dall’UE all’Italia”. “Si tratta di una grande opportunità – dice Cerza – per finanziare il sistema sanitario, visto che si parla di una cifra che per la Toscana potrebbe arrivare a 2,3 miliardi di euro, in più rispetto al fondo sanitario già stanziato. Il 6,3% dei 37 miliardi di euro disponibili per l’Italia potrebbe entrare da subito nelle disponibilità della Toscana, sia per investimenti nazionali collocati nella nostra regione, sia per interventi locali”.

“Come Toscana – continua il segretario Cisl – dobbiamo subito candidarci per progetti nazionali, ma anche per definire su quali linee investire le risorse locali, a partire dal rafforzamento della medicina di base, della cura e dell’assistenza primaria, prima e dopo il ricovero ospedaliero e della rete integrata di servizi e prestazioni territoriali, superando le persistenti diseguaglianze territoriali. Dopo gli investimenti fatti dalla Regione negli ultimi anni sui grandi centri ospedalieri, c’è necessità di completare le strutture territoriali di assistenza, che avvicinino sempre di più la sanità ai bisogni e alle necessità dei cittadini”.

“Le ulteriori risorse del ‘Mes Sanità’ consentiranno di investire nella ricerca, nell’innovazione della tecnologi sanitaria, nell’assunzione di personale e nella valorizzazione delle competenze degli operatori e delle operatrici del settore. La Toscana, forte del suo modello, deve continuare a investire e mantenere questo bene primario che è la sanità pubblica, in integrazione con le forze del terzo settore ma con indirizzo e controllo pubblici. Mai come ora – conclude Cerza – abbiamo visto come proprio sanità e lavoro siano i beni primari su cui fondare la nostra comunità. Su questi temi il tempo delle divisioni è finito: serve una collaborazione straordinaria tra tutte le forze politiche, visto anche l’appuntamento elettorale regionale ormai alle porte che se non affrontato con una campagna elettorale costruttiva, non strumentalmente populista e divisiva, può portare a un perdita di tempo che i cittadini toscani non possono permettersi”.