Cisl: “Multiutility, si parta dall’interesse dei cittadini e coinvolgendo i lavoratori”

FIRENZE – “Il progetto di multiutility può rappresentare un’opportunità per il territorio dal punto di vista economico, ambientale, sociale, ma sarà fondamentale guardare prioritariamente all’interesse dei cittadini e coinvolgere i lavoratori, evitando di caratterizzare il percorso come una mera operazione di finanziarizzazione”. E’ il messaggio che la Cisl Firenze-Prato lancia dalla tavola rotonda svoltasi, su […]

FIRENZE – “Il progetto di multiutility può rappresentare un’opportunità per il territorio dal punto di vista economico, ambientale, sociale, ma sarà fondamentale guardare prioritariamente all’interesse dei cittadini e coinvolgere i lavoratori, evitando di caratterizzare il percorso come una mera operazione di finanziarizzazione”. E’ il messaggio che la Cisl Firenze-Prato lancia dalla tavola rotonda svoltasi, su iniziativa dello stesso sindacato, stamani nella sede della Camera di commercio di Firenze e a cui hanno preso parte i sindaci di alcuni dei principali comuni della Toscana centrale: Brenda Barnini di Empoli, Matteo Biffoni di Prato, Piero Giunti di Reggello, Dario Nardella di Firenze, assieme al segretario generale aggiunto della Cisl Toscana Roberto Pistonina.

L’iniziativa è stata voluta dalla Cisl con lo scopo di entrare con concretezza nel merito del progetto di costruzione della multiutility, dando trasparenza a pro e contro, benefici auspicati e rischi da evitare, alla luce del fatto che energia, acqua e rifiuti sono oggi ancor più strategici per l’economia, la salvaguardia dell’ambiente e le tasche dei cittadini. Nell’intervento introduttivo della mattinata, dopo i saluti del presidente della Camera di commercio di Firenze Leonardo Bassilichi, il segretario generale Cisl Firenze-Prato, Fabio Franchi (nella foto), ha indicato quelli che il sindacato ritiene i sei punti nodali del progetto: efficienza, investimenti, ambiente, gestione industriale, partecipazione e il legame stretto tra lavoro, produttività e salario.

“Serve un piano industriale ed una organizzazione aziendale – ha detto Franchi – che assicuri non solo economie di scala, ma anche una gestione efficiente, il massimo dei servizi con un impiego di risorse commisurato e senza sprechi e che garantisca un risparmio per i cittadini sulle bollette.” Per questo è indispensabile anche una gestione realmente industriale: “Non vorremmo – ha proseguito – che si riproponessero vecchi modelli di gestione ‘condizionata’ dalla politica. Sarebbe un salto nei vizi del passato e caricherebbe di pesi impropri la nuova azienda. E’ necessario il controllo pubblico, che dovrà agire su indirizzo e verifica, in un’ ottica di buon funzionamento ed efficienza responsabile dei servizi. Solo in questa prospettiva anche l’eventuale quotazione in borsa potrebbe offrire le fondamentali e necessarie garanzie”. Si tratta di un progetto che, ha spiegato poi Franchi, “necessita di grandi investimenti: per assicurare che l’acqua arrivi alle case senza perdite (in Toscana si stima il 47% di dispersione), che i rifiuti vengano riciclati e smaltiti in maniera sostenibile sia ambientalmente che economicamente, che l’energia sia prodotta sempre più in modo rinnovabile, assicurando al contempo la regolarità della fornitura”.

“Obiettivo non secondario della multiutility – ha aggiunto il segretario Cisl – dovrà essere anche quello di divenire attore principale nella difesa dell’ambiente del territorio metropolitano e regionale”. Un tema da sempre caro alla Cisl è poi quello della partecipazione, che proprio in questo progetto può acquistare concretezza: “Chiediamo – ha spiegato Franchi – che, a proposito di quotazione in borsa, si discuta col sindacato la partecipazione in forma collettiva dei lavoratori al capitale dell’azienda. Sarebbe un elemento di grande novità e modernità”. Infine l’impegno a dimostrare che lavoro, produttività e salario devono stare insieme: “Per le caratteristiche dei servizi, per l’organizzazione del lavoro, per la formazione necessaria, per la professionalità dei lavoratori – ha detto il segretario Cisl – ci sono le condizioni per far crescere la produttività e assicurare buoni salari e lavoro buono e stabile. E’ un obiettivo primario affinché, soprattutto in un periodo di grande incertezza e di inflazione alta, si costruisca un modello in cui si produca ricchezza in modo utile (per i cittadini) e sostenibile (per l’ambiente) e poi la si redistribuisca in termini di salario e di ritorni per le comunità che usufruiscono dei servizi. Per la Cisl mettere al centro questi obiettivi e costruire un percorso per centrarli sarà la bussola con la quale misureremo gli atti e che ci guiderà nel confronto che, siamo sicuri, verrà aperto e mantenuto con le parti sociali”.