Cisl Toscana: “Confermare Pisa come aeroporto strategico. Non si capisce la proposta Enac di escluderlo”

FIRENZE – “Confermare il Galilei di Pisa tra gli aeroporti di rilevanza nazionale strategica, come è stato finora, in quanto parte integrante, con il Vespucci di Firenze, della rete aeroportuale toscana”. A chiederlo sono il segretario generale Cisl Toscana Ciro Recce e il segretario generale Fit-Cisl Toscana Franco Fratini, dopo che Enac, nelle scorse settimane, nell’elaborare la sua […]

FIRENZE – “Confermare il Galilei di Pisa tra gli aeroporti di rilevanza nazionale strategica, come è stato finora, in quanto parte integrante, con il Vespucci di Firenze, della rete aeroportuale toscana”. A chiederlo sono il segretario generale Cisl Toscana Ciro Recce e il segretario generale Fit-Cisl Toscana Franco Fratini, dopo che Enac, nelle scorse settimane, nell’elaborare la sua proposta per il nuovo piano nazionale degli aeroporti, ha incluso solamente l’aeroporto Vespucci di Firenze.

“Nel piano nazionale degli aeroporti – spiegano Recce e Fratini – a oggi, sia Firenze che Pisa sono considerati aeroporti strategici. Una scelta basata su una serie di caratteristiche che non sono venute meno: gli scali fanno parte della medesima società e per tipologia di traffico sono complementare fra loro; l’aeroporto di Pisa è caratterizzato in prevalenza da un traffico a lungo raggio, con presenza di vettori low cost e di voli cargo; l’aeroporto di Firenze ha un traffico a medio raggio, con voli europei e solo una minima parte cargo”.

“Poiché niente è cambiato rispetto a questo quadro – dicono i due sindacalisti Cisl – non si capisce perché Pisa dovrebbe uscire da quella lista: dal punto di vista aeroportuale Firenze e Pisa sono una cosa sola e nella loro complementarietà e collaborazione sta la forza del sistema toscano. Oltretutto entrambi gli scali saranno oggetto nell’immediato futuro di ingenti investimenti e l’appartenenza alla medesima proprietà favorirà gli obiettivi di sostenibilità comuni, specie riguardo le tematiche dell’intermodalità, dell’innovazione tecnologica e della transizione energetica ed ecologica, con importanti margini di sviluppo e garantendo la piena operatività in ogni condizione meteorologica. Entrambi gli scali, secondo gli analisti, andranno così incontro a un incremento di passeggeri, portando buona occupazione, sviluppo e crescita economica per la nostra regione”. “Solo questa strada, quella della complementarietà e della collaborazione, può portare benefici a tutta la Toscana, – concludono Recce e Fratini – non conosciamo e non sindachiamo sui parametri di valutazione utilizzati da Enac per elaborare le proposte, ma auspichiamo una rivalutazione che non modifichi lo status di Pisa nel panorama aeroportuale italiano”.