Città Metropolitana di Firenze, stipendi a rischio per carenza di personale: allarme della Fp Cgil e denuncia della Rsu

FIRENZE – “I vertici dell’Ufficio stipendi della Città Metropolitana di Firenze hanno rilevato, in una lettera mandata ai dirigenti e alla Rsu, che – per la carenza di personale – dal prossimo mese potrebbero non essere in grado di erogare gli stipendi ai dipendenti dell’ente. Nel dettaglio, una dipendente dell’Ufficio si trasferirà in un altro […]

FIRENZE – “I vertici dell’Ufficio stipendi della Città Metropolitana di Firenze hanno rilevato, in una lettera mandata ai dirigenti e alla Rsu, che – per la carenza di personale – dal prossimo mese potrebbero non essere in grado di erogare gli stipendi ai dipendenti dell’ente. Nel dettaglio, una dipendente dell’Ufficio si trasferirà in un altro ente dal 1 dicembre, e nell’Ufficio resteranno solo un full time (che tra non molto andrà in pensione) e un part time. Per far funzionare l’ufficio servirebbero altre due assunzioni”: è l’allarme lanciato dalla Cgil Firenze e Toscana.

“Va trovata urgentemente una soluzione per scongiurare il rischio del mancato pagamento degli stipendi. In questi anni abbiamo lanciato molti allarmi e avanzato proposte sulla carenza di personale, ora arriviamo persino a questa situazione che non è purtroppo un caso isolato, in quanto anche altri settori sono in crisi per la mancanza di addetti, – spiegano Antonio Morelli, Fp Cgil, coordinatore della Rsu, e Nicoletta Sbrizzi, delegata Rsu Fp Cgil – a questo ente servono procedure concorsuali proprie e programmazione. Inoltre come sindacato notiamo che, da quando il capo di gabinetto è andato a svolgere altre attività in un altro ente e non è stato sostituito, manca chiarezza nell’indirizzo politico dunque amministrativo. Servono urgenti risposte dai vertici dell’amministrazione, nell’interesse di lavoratori e cittadini”.

“La carenza di personale – si legge in una nota della Rsu – mette a rischio non solo il funzionamento dell’Ufficio stipendi, a cui va tutto il nostro sostegno e solidarietà, ma anche di altri uffici e servizi essenziali, come ad esempio quelli della viabilità e della vigilanza”. Secondo il piano assunzionale dell’ente, nel primo caso occorrerebbero 15 assunzioni tra tutti i vari centri operativi (basti pensare che a quello di Figline c’è una sola unità di personale, nel secondo caso servirebbero 3-4 assunzioni, lo stesso nei servizi della Protezione civile”.

E ancora: “Evidenziamo da tempo il problema del personale, e chiediamo ripetutamente da anni di attivare azioni concrete come ad esempio procedure concorsuali proprie. Il grande piano assunzionale di 90 persone non troverà mai effetto attingendo poche unità da graduatorie di altri enti o trasformando pochi contratti di formazione lavoro. I numeri attuali sono molto, molto lontani. Un Ente di area vasta che deve anche gestire diversi progetti collegati al Pnrr non può galleggiare, dovrebbe programmare e avviare i progetti con chiarezza e trasparenza, cose che, purtroppo, mancano. Mancano anche, per chi nell’ente manda avanti il lavoro, riferimenti amministrativi e politici, con una riorganizzazione rimandata di anno in anno, e una maggiore attenzione ad assunzioni articolo 90, piuttosto che del necessario personale amministrativo e tecnico. Chiediamo, come Rsu e organizzazioni sindacali, un incontro con il sindaco metropolitano, Dario Nardella, e con il direttore generale Giacomo Parenti, perché non vediamo entrambi da molto tempo e perché da molto tempo chiediamo che possano essere avviate azioni e soluzioni coerenti e concrete”.

“La grande Città metropolitana, quella che doveva essere il volano dell’economia e di molto altro – concludono – non è in grado di pagare gli stipendi ai propri dipendenti. Non è soltanto una questione di organizzazione e di cattiva comunicazione. E’ forse più facile volare alto e frugare nei cassetti per finanziamenti a opere di visibilità, invece di occuparsi e impegnarsi nel quotidiano, dimenticando che, per volare, un aereo ha bisogno non solo del pilota, ma anche di un buon equipaggio”.