Cittadinanza onoraria simbolica ai bambini stranieri

SESTO FIORENTINO – Si terrà sabato 8 febbraio alle 11 alla Biblioteca Ragionieri di Doccia la cerimonia di ricordo della strage del Collegino del 1944 dove morirono 23 bambini. Il ricordo di quest’anno avverrà in occasione del 70° anniversario e il Comune conferirà la cittadinanza onoraria simbolica ai bambini figli di genitori stranieri che frequentano […]

SESTO FIORENTINO – Si terrà sabato 8 febbraio alle 11 alla Biblioteca Ragionieri di Doccia la cerimonia di ricordo della strage del Collegino del 1944 dove morirono 23 bambini. Il ricordo di quest’anno avverrà in occasione del 70° anniversario e il Comune conferirà la cittadinanza onoraria simbolica ai bambini figli di genitori stranieri che frequentano l’ultimo anno delle scuole primarie di Sesto Fiorentino.
“Cercheremo così di tenere insieme i diritti di bambini che sono figli di genitori emigrati da una terra che non dava loro sicurezza e dignità con il ricordo della strage dell’8 febbraio 1944 – ha spiegato il sindaco Gianni Gianassi – pensiamo che il Parlamento debba aggiornare una legislazione vecchia e non più all’altezza dei tempi e questa iniziativa approvata dal Consiglio comunale cittadino può essere uno stimolo al Parlamento perché faccia le riforme necessarie oltre che un segno d’affetto e d’integrazione a questi nostri piccoli concittadini”.
Gli stranieri regolarmente residenti a Sesto in base ai dati del Comune del luglio scorso, sono 4582, di questi 1050 sono minorenni e 779 sono nati in Italia.
Le commemorazioni ufficiali del 70° anniversario del bombardamento del “Collegino” di Colonnata si terranno invece domenica 9 febbraio a partire dalle ore 11, con la deposizione di corone al Cimitero Maggiore e al tabernacolo in via delle Porcellane, e la messa in suffragio delle vittime alla chiesa di San Romolo a Colonnata. La strage del “Collegino” di Colonnata è uno dei più gravi episodi avvenuti a Sesto Fiorentino durante la Seconda guerra mondiale: l’8 febbraio 1944 una bomba colpì il piccolo collegio di San Pietro che ospitava piccoli di famiglie indigenti. Sotto le macerie rimasero i corpi senza vita di 23 bambini, tutti di età compresa tra i sette e i dodici anni, e un giovane chierico.