CiviCa, se il libro é donna: il thriller di Serena, il romanzo familiare di Anna

CALENZANO – Da donna a donna. A cavallo tra febbraio e marzo, da sempre ritenuto il mese della donna per eccellenza. Infatti, se a febbraio erano stati Serena Beoni e il suo “Smarriti nel destino”, scritto per Florence Art Edizioni (nella foto), a essere presentati a CiviCa, giovedì 15 marzo alle 17.30, sempre in biblioteca […]

CALENZANO – Da donna a donna. A cavallo tra febbraio e marzo, da sempre ritenuto il mese della donna per eccellenza. Infatti, se a febbraio erano stati Serena Beoni e il suo “Smarriti nel destino”, scritto per Florence Art Edizioni (nella foto), a essere presentati a CiviCa, giovedì 15 marzo alle 17.30, sempre in biblioteca (e sempre “in compagnia” del sottoscritto), sarà la volta di Anna Genni Miliotti e del suo “C’è gente che”, scritto invece per Porto Seguro Editore. E se quello di Serena Beoni è stato un viaggio nel giallo e nella suspense, quello di Anna Genni Miliotti è la storia di una famiglia, di una coppia dove la mamma, fiorentina doc, è stata la prima donna a prendere la patente a Prato, città dove invece era andata a vivere dopo le nozze. Belli entrambi, quello di Serena, il cui andamento thrilling, con risvolti noir, ha un ritmo sempre più serrato, che tiene incollato il lettore allo sviluppo della trama, una concatenazione di vicende dove elementi psicologici e scene d’azione si amalgamano fra di loro. E quello di Anna: “Non è facile – dice – scrivere una storia familiare. Certo, si è più liberi di raccontare quando i protagonisti non ci sono più. Non si può più ferire nessuno e si possono affrontare drammi e segreti tenuti chiusi nel cassetto dei ricordi per anni”. Ripercorrendo il filo della memoria, infatti, la protagonista chiarisce, più di quanto già non fosse consapevole, quanto Bruno e Maria, i suoi genitori, formassero una coppia stabile, nel loro mondo, capace di sorreggersi a vicenda di fronte alle insidie della loro vita. E così, dopo la scomparsa del padre, che appare come un involontario ricongiungimento a sua moglie, tocca ad Anna rimettere ordine nella storia familiare e curare le ferite che le sono toccate. Sullo sfondo della narrazione, poi, c’è la vita di una città, con il suo forte tessuto sociale ed economico. Con la nostra regione, la Toscana appunto, e le sue bellezze a fare da sfondo – ma anche da cornice – a entrambi i libri: un thriller, il primo, che si snoda quasi per intero nel territorio del Comune di Pelago, in un alternarsi di emozioni, sensazioni, elementi di riflessione come la constatazione di quanto sia frequente la banalità del male o sul fatto che il vero “mostro” non è sempre quello che sembra (libro che fra l’altro ha un nobile scopo, visto che tutto il ricavato dalle vendite andrà a favore dell’Opera Nazionale Assistenza Orfani Militari Arma Carabinieri e alla sezione di Scandicci dell’Unione italiana lotta alla distrofia muscolare). Un romanzo familiare, il secondo, che si sviluppa tra Firenze e Prato e che nel 2017 è stato il vincitore della sezione inediti alla manifestazione “Firenze Libro Aperto”. Buona lettura a tutti.