Code chilometriche per fare l’abbonamento Ataf, la protesta di un lettore

CAMPI BISENZIO – Code “chilometriche” per fare, ex novo, o rinnovare l’abbonamento Ataf valido per gli studenti. Con tanti disagi anche per gli utenti della Piana che, fino a pochi giorni fa, potevano utilizzare lo “sportello” di via Pratese. E con il risultato che gli sportelli 8 e 9 della stazione di Santa Maria Novella […]

CAMPI BISENZIO – Code “chilometriche” per fare, ex novo, o rinnovare l’abbonamento Ataf valido per gli studenti. Con tanti disagi anche per gli utenti della Piana che, fino a pochi giorni fa, potevano utilizzare lo “sportello” di via Pratese. E con il risultato che gli sportelli 8 e 9 della stazione di Santa Maria Novella sono stati presi d’assalto nell’ultima settimana e soprattutto nell’ultimo giorno utile prima della ripresa dell’anno scolastico. E i numerini distribuiti dagli addetti sono andati esauriti verso mezzogiorno. Ancora peggio al “Ticket point” di via Alamanni dove, più o meno alle 11, hanno smesso di fornire i numeri. E attese che si sono protratte per ore e ore. Non è stato sufficiente, quindi, l’appello di Ataf a richiedere via Internet la “Carta unica”, indispensabile da aprile per fare l’abbonamento, e poi, se ancora non arrivata al proprio domicilio, a portare con sé sull’autobus la stampa della richiesta. Significativa, comunque, a tal proposito la testimonianza di un nostro lettore: “Devo fare l’abbonamento scolastico agevolato e dopo diverse telefonate per avere delle informazioni ad Ataf, che mi ha dato anche delle informazioni sbagliate, mi hanno comunicato che lo sportello di via Pratese è chiuso e le domande vanno presentate a Santa Maria Novella dove alcuni miei amici si sono dovuti sobbarcare file disumane di ore e ore. Ho tre figli, ho provato anche on line ma c’è sempre stato qualcosa che non ha funzionato. Per non parlare di tutti i documenti in più che chiedono, a me sembra che invece di andare avanti, qui si vada sempre indietro. Prima funzionava tutto meglio, invece ora, con la chiusura dello sportello di via Pratese, costringono gente come me a farsi un viaggio della speranza da Capalle al centro di Firenze. Mentre non ci vorrebbe niente per offrire qualche servizio in più a chi vive in provincia…”.