Coldiretti, per la bonifica meglio i contadini che i politici

FIRENZE – Meglio i contadini che i politici. Solo il 3% affiderebbe ad un rappresentante del mondo della politica la gestione della manutenzione e della messa in sicurezza del territorio. Consenso unanime per gli agricoltori: l’80% li vorrebbe in prima linea nella governance dei futuri Consorzi di Bonifica. Consensi misurati per gli ambientalisti (6%) mentre […]

FIRENZE – Meglio i contadini che i politici. Solo il 3% affiderebbe ad un rappresentante del mondo della politica la gestione della manutenzione e della messa in sicurezza del territorio. Consenso unanime per gli agricoltori: l’80% li vorrebbe in prima linea nella governance dei futuri Consorzi di Bonifica. Consensi misurati per gli ambientalisti (6%) mentre l’11% si fiderebbe di comitati cittadini o locali. E’ il risultato finale di un sondaggio realizzato da Coldiretti in vista dell’appuntamento, sabato 30 novembre, con le votazioni degli organi consortili dei nuovi consorzi di bonifica regionali. Per 8 toscani su 10 la figura dell’agricoltore è la più adatta, vista anche la natura pratica dell’esperienza che ogni giorno dedicano alla gestione del territorio, per contribuire a stabilire le regole che governeranno i futuri interventi di ordinaria manutenzione e di prevenzione. Attraverso lo strumento delle elezioni gli agricoltori sono intenzionati a riconquistare il riconoscimento di “custodi e sentinelle” del territorio, a tutela e difesa della biodiversità, all’interno delle assemblea consortili dei 6 nuovi consorzi (Toscana Nord, Alto Valdarno, Medio Valdarno, Basso Valdarno, Toscana Costa, Toscana Sud).
Ed è proprio attorno alla figura dell’agricoltore-custode che Coldiretti (info su www.toscana.coldiretti.it) ha costruito il percorso con cui ha scelto gli imprenditori agricoli chiamati a rappresentare, all’interno delle liste e delle sezioni, il mondo dell’agricoltura e delle imprese agricole.