CAMPI BISENZIO – Spostamenti difficili e trischiosi per raggiungere il posto di lavoro. Se è vero che tutte le strade portano a Roma, certo è che le strade che conducono alla Leonardo di Campi Bisenzio sono costellate di buche, prive di marciapiedi e poco percorribili sia in bicicletta che a piedi. Un problema questo che penalizza i lavoratori dell’azienda di via delle Officine Galileo provenienti da tutta la Toscana. A sollevare la questione la Rsu della Leonardo che già nel 2019, prima della pandemia, aveva incontrato i sindaci dei comuni di Campi Bisenzio e Calenzano (l’azienda si trova vicino al confine con il comune di Calenzano). Da quell’incontro, spiega la Rsu, il 15 luglio 2019 i due primi cittadini, Emiliano Fossi di Campi Bisenzio e Riccardo Prestini di Calenzano, presero alcuni impegni. Impegni non tutti andati a buon fine.
“Gli adetti alla Leonardo – spiega Angela Torchi della Fiom Cgil – sono 900 a questi bisogno aggiungere l’indotto che si crea e si arriva a coinvolgere circa 1300 persone. In questa zona manca la gestione dell’area: alcuni lavoratori arrivano con il treno e si fermano al Pratignone in alcuni casi raggiungono la Leonardo a piedi, in altri casi utilizzano la bicicletta e poi ci sono coloro che arrivano in bus e altri con il mezzo privato. Per chi arriva con il bus la fermata è di fronte alla strada interna che conduce allo stabilimento, ma bisogna attraversare via Einstein sempre molto trafficata e rischiosa, in questo caso servirebbe la messa in sicurezza dell’attraversamento pedonale. Servirebbe anche il controllo della sosta selvaggia dei Tir su via Einstein in prossimità della fermata del bus”.
Questi ed altri aspetti sono stati affrontati nell’incontro di luglio 2019 e alcuni, spiega la Rsu, sono stati risolti come ad esempio da parte del Comune di Campi sono stati ripristinati i pali della luce piegati su via Einstein ed è stata sistemata la segnaletica su via Allende, mentre da parte del Comune di Calenzano è stato messo in sicurezza l’attraversamento pedonale su via del Pratignone e l’accesso alla rampa della stazione, la riqualificazione della pista ciclabile esistente parallela a via del Pratignone che arriva fino all’Hotel Mirò. Altri aspetti non hanno trovato, fino ad ora, una soluzione. L’asfalto è in cattive condizioni e, dicono alla Rsu, chiedono una nuova illuminazione e la pensilina per la fermata di autobus su via Einstein e la messa in sicurezza dell’attraversamento pedonale, mancano i collegamenti ciclabili dall’Hotel Mirò alla sede dell’azienda e la costruzione di un Velox Station alla stazione del Pratignone per il posteggio sicuro delle biciclette.
“Quello che adesso chiediamo – spiegano Angela Torchi insieme a Alessandro Martini della Uilm e a Rita Capurso di Fim – di riprendere il discorso con le amministrazioni comunali da dove è stato interrotto. Un incontro per stabilire le azioni raggiungibili”.