Collettivo di fabbrica Gkn: “11 agosto, Firenze, di nuovo in piazza”

CAMPI BISENZIO – Si affida a un lungo post su Facebook il Collettivo di fabbrica della Gkn per esprimere le proprie considerazioni dopo la giornata di ieri, con il tavolo in Prefettura e la richiesta, da parte del vice-ministro Alessandra Todde, di 13 settimane di CiG. “Non crediamo ci sia nessuna reale apertura da parte […]

CAMPI BISENZIO – Si affida a un lungo post su Facebook il Collettivo di fabbrica della Gkn per esprimere le proprie considerazioni dopo la giornata di ieri, con il tavolo in Prefettura e la richiesta, da parte del vice-ministro Alessandra Todde, di 13 settimane di CiG. “Non crediamo ci sia nessuna reale apertura da parte di Melrose. Ma solo un tentativo di prendere tempo, di studiare la prossima trappola, di valutare come sottrarsi alla pressione mediatica e di gettare sabbia negli ingranaggi di una mobilitazione che non accenna a fermare la propria espansione. L’azienda ha ribadito più volte l’irreversibilità della distruzione dello stabilimento. E a maggior ragione la mobilitazione non deve rallentare di un millimetro il proprio cammino. Al contrario. E’ proprio di fronte a queste manovre che deve riemergere con più forza la nostra determinazione”.

“Il punto rimane il ritiro dei licenziamenti e la continuità produttiva dello stabilimento. Qualsiasi altra proposta regge se subordinata a questa prospettiva e allo sviluppo della nostra mobilitazione. Fuori dalla mobilitazione non c’è salvezza. Le decisioni, le mail, le affermazioni di Gkn-Melrose sono uno schiaffo all’intero territorio, uno schiaffo a tutti coloro che sono insorti in difesa dello stabilimento. E siamo chiamati tutti a reagire. E a farlo l’11 agosto sera, nella giornata della liberazione di Firenze. Da un lato un fondo finanziario che reclama uno stabilimento per distruggerlo e incassare il rialzo borsistico. Da un lato un intero territorio a guardia di 500 posti di lavoro, di uno stabilimento costruito da decenni di storia operaia e professionalità”.

“Gli avvocati faranno le valutazioni legali. Noi qua possiamo fare altre valutazioni: quelle sulla legittimità sociale. E la legittimità sociale in questa vicenda sta da una parte, è partigiana. Sta dalla parte della lotta Gkn e di tutti i solidali. La piena giustizia si realizza laddove legittimità e legalità finiscono per coincidere. Ricordiamolo: prima di essere chiamati liberatori, i partigiani furono chiamati banditi. Alla Gkn non sono solo in gioco 500 posti di lavoro. Si gioca il nostro futuro. Perché se sfondano lì, in una fabbrica grande, sindacalmente consapevole e organizzata, sfondano dappertutto. Perché quanto accaduto in Gkn è il risultato di decenni di attacchi al mondo del lavoro: in Gkn licenziamenti in tronco, per altri sono stati i contratti precari, lo staff leasing, finte partite Iva e perfino il lavoro in nero. E l’esito della lotta Gkn può aprire la possibilità di rimettere in discussione tutto questo. Perché senza un cambiamento dei rapporti di forza generali nel paese, la lotta Gkn non vince. E, se vince, crea un precedente prezioso per tutti”.

“Per questo, Firenze, ti chiamiamo di nuovo in piazza. – prosegue la nota – Siamo chiamati a stupire. Insieme a tutti coloro che vorranno raggiungerci dal resto della Regione e perfino d’Italia. Al fianco e insieme all’Anpi, l’Associazione Nazionale Partigiani, che è parte integrante e orgoglio di questa nostra vecchia e nuova lotta partigiana. Nonostante agosto, il caldo, le ferie, la stanchezza, torniamo a insorgere. Con orgoglio, rabbia e dignità. L’abbiamo già fatto anni fa. Suoniamo la Martinella, perché c’è da andare in guerra e liberarsi. Mercoledì 11 agosto, concentramento alle 20.30 in piazza della Signoria, lato Arengario. Insorgiamo”.