Come far conciliare famiglia e lavoro mettendo al centro la persona: prestigioso riconoscimento per Professione Consulenti

CAMPI BISENZIO – Giornata importante quella di oggi, venerdì 23 luglio, per Professione Consulenti, che ritirerà a Roma il certificato Family Audit Executive alla presenza del ministro per le pari opportunità e famiglia Elena Bonetti. Professione Consulenti, infatti, è una società privata di servizi professionali negli ambiti della sicurezza nei luoghi di lavoro, formazione, sistemi […]

CAMPI BISENZIO – Giornata importante quella di oggi, venerdì 23 luglio, per Professione Consulenti, che ritirerà a Roma il certificato Family Audit Executive alla presenza del ministro per le pari opportunità e famiglia Elena Bonetti. Professione Consulenti, infatti, è una società privata di servizi professionali negli ambiti della sicurezza nei luoghi di lavoro, formazione, sistemi di gestione, con sede a Monteriggioni in provincia di Siena, che vede coinvolte una quindicina di persone operanti in Toscana e centro Italia. Fin dal 2015 ha creduto nel progetto della certificazione Family Audit ritenendolo fondamentale per cercare di dare ancor più concretezza e valore alla vera ricchezza aziendale rappresentata dal proprio personale. La soddisfazione è tanta per l’importante risultato conseguito, ancora di più per essere l’unica azienda privata in Toscana ad avere raggiunto la certificazione.

“E’ un onore – dice Daniele Borri, amministratore dell’azienda – ricevere il certificato Family Audit Executive, consapevoli che questo riconoscimento rappresenta solo uno step in un percorso di continua crescita e miglioramento che ormai ci vede pienamente coinvolti”. “Questa bellissima esperienza, – aggiunge Giammarco Modi, referente interno del Family Audit, già a Roma per ritirare il certificato – che consigliamo a tutte le aziende, può essere riassunta nei seguenti punti: miglioramento del clima aziendale, incremento delle misure di conciliazione famiglia-lavoro, introduzione di nuove tecnologie finalizzate a un’ottimizzazione degli aspetti organizzativi e produttivi, attivazione di misure di welfare, confronti costruttivi e ricchi di spunti stimolanti con le altre organizzazioni certificate”.

Insomma, è questo il modo di “fare impresa”, un’impresa che mette al centro le persone e, soprattutto in un periodo complicato come quello che stiamo vivendo, fa ancora più piacere avere nella nostra regione realtà ed esempi di questo tipo.