Come venne edificata la cappella della Madonna del Piano

SESTO FIORENTINO – Tra gli edifici di taglio moderno, nell’area del Polo scientifico, c’è una cappella. E’ quella della Madonna del Piano. Un incrocio di strade attorno al piccolo edificio costruito in ricordo un evento del tutto originale come racconta Arturo Villoresi in “Sesto Fiorentino notizie di storia, geografia, arte”. In quella piccola cappella c’è […]

SESTO FIORENTINO – Tra gli edifici di taglio moderno, nell’area del Polo scientifico, c’è una cappella. E’ quella della Madonna del Piano. Un incrocio di strade attorno al piccolo edificio costruito in ricordo un evento del tutto originale come racconta Arturo Villoresi in “Sesto Fiorentino notizie di storia, geografia, arte”. In quella piccola cappella c’è un dipinto, quello della Vergine col Bambino contornata da quattro angeli. Questa immagine, secondo il Villoresi che riporta una tradizione popolare sarebbe stata scoperta casualmente e non da provetti Indiana Jones alla ricerca di qualche dipinto perduto nella Piana, ma di un paio di buoi. Già. Pare che, e qui la tradizione si confonde con la leggenda, quella zona alla metà del 1600 fosse triste e malinconica e allora la Vergine la scelse, come scrive Villoresi “per dispensare le grazie”. Ecco un giorno, mentre un contadino stava arando la terra, i buoi ad un certo punto si fermano e cadono in ginocchio. Il contadino, contrariato, pensa subito ci sia un ostacolo da eliminare sotto quella terra ancora da arare e comincia a scavare e proprio lì trova l’immagine del dipinto. Il fatto venne riferito al proprietario della terra Filippo Lapini che lesse l’episodio come un miracolo e decise di fare erigere una cappella dedicata alla Madonna. Oggi quella piccola cappella così distante come architettura dai palazzi circostanti ricorda ancora la leggenda.