Comeana e la via Pistoiese saranno più vicine: la Città metropolitana ha dato il via libera al progetto

FIRENZE – Il consiglio della Città metropolitana di Firenze ha approvato all’unanimità un’integrazione all’accordo per la progettazione di fattibilità tecnica ed economica – tra Regione Toscana, Provincia di Prato, Città metropolitana di Firenze, Comuni di Poggio a Caiano, Carmignano, Campi Bisenzio e Signa – del collegamento viario quale strada provinciale di collegamento tra la Sp […]

FIRENZE – Il consiglio della Città metropolitana di Firenze ha approvato all’unanimità un’integrazione all’accordo per la progettazione di fattibilità tecnica ed economica – tra Regione Toscana, Provincia di Prato, Città metropolitana di Firenze, Comuni di Poggio a Caiano, Carmignano, Campi Bisenzio e Signa – del collegamento viario quale strada provinciale di collegamento tra la Sp 45 “di Comeana”, nel Comune di Carmignano, e la Sr 66 Pistoiese, nel Comune di Signa. L’integrazione è stato illustrata dal consigliere delegato alla viabilità per la Piana Sandro Fallani, che ha ripercorso le tappe dell’intesa.

Nell’ottobre scorso, con delibera del Consiglio della Città metropolitana di Firenze, si è provveduto ad approvare la bozza di accordo tra gli enti per ribadire la necessità della realizzazione del tratto di strada provinciale di collegamento, confermando quanto già definito negli impegni assunti nelle precedenti sedi istituzionali, e per confermare l’intenzione di dare seguito alla programmazione e alla progettazione dell’opera, avviando, secondo l’attuale normativa, l’elaborazione del progetto di fattibilità tecnica ed economica, a partire dal progetto preliminare del 2005, al tempo redatto dalla Provincia di Prato.

La Metrocittà si è impegnata a trasferire alla Provincia di Prato 12.000 euro al fine di curare l’elaborazione del progetto di fattibilità tecnica ed economica della nuova bretella di collegamento fra la Sr 66 e la Sp 45, compresa la realizzazione di un ponte sul torrente Ombrone in località Ponte alla Nave, a fronte del costo complessivo stimato per lo sviluppo del progetto di fattibilità tecnica ed economica, per l’elaborazione del rapporto preliminare ambientale, incluse le indagini necessarie (archeologiche, geognostiche, ambientali) e la documentazione per la verifica di assoggettabilità a Via pari a 80.000 euro, ripartita tra gli enti. Con il nuovo accordo prevista la ripartizione, con le stesse proporzioni dell’intesa originaria, anche della somma di 28.000 euro sostenuta dalla Provincia di Prato per necessarie indagini in sito finalizzate alla progettazione.

Per il consigliere Enrico Carpini (Territori beni comuni) “è fondamentale valutare eventuali alternative a questo progetto in cui saranno investiti oltre 10 milioni di euro”. Sull’opportunità dell’opera è intervenuto anche Paolo Gandola (FI – Centrodestra per il cambiamento): “Una soluzione per l’area va trovata. Siamo interessati a capire se sia opportuna l’eventuale esecuzione dei lavori prevista dal progetto”.