Comitati no aeroporto, una petizione per un nuovo studio

CAPALLE (CAMPI BISENZIO) – Circa duecento persone si sono ritrovate ieri sera, martedì 23 settembre, al teatro parrocchiale della chiesa di San Quirico e Giulitta a Capalle, per parlare degli scenari futuri dell’aeroporto di Peretola. Tanto che la struttura non è riuscita ad ospitare tutti e in molti hanno ascoltato dalla piazzetta, commentando i vari […]

CAPALLE (CAMPI BISENZIO) – Circa duecento persone si sono ritrovate ieri sera, martedì 23 settembre, al teatro parrocchiale della chiesa di San Quirico e Giulitta a Capalle, per parlare degli scenari futuri dell’aeroporto di Peretola. Tanto che la struttura non è riuscita ad ospitare tutti e in molti hanno ascoltato dalla piazzetta, commentando i vari interventi o firmando la petizione popolare che chiederà alla Regione uno studio di impatto ambientale eseguito “da un ente terzo, riconosciuto” sul progetto di pista del Vespucci. Che, secondo la recente decisione dell’Enac, dovrà essere di 2400 metri e non 2000 come previsto nella variante al Pit della Regione. A organizzare l’incontro di ieri sera a Capalle e a promuovere la raccolta firme per la petizione sono i vari comitati. “Sono una quindicina – spiega Lorenzo Bigagli, ricercatore del Cnr a Sesto Fiorentino – nati spontaneamente tra la Piana, Prato e Firenze contro questo il progetto di ampliamento del Vespucci contenuto nella variante al Pit regionale, approvato a luglio scorso. C’è un coordinamento, le cui attività si possono trovare sul sito piana sana“. “Il prossimo appuntamento – spiega Paolo Paoli del comitato No aeroporto, di Prato – sarà il 29 settembre in Comune a Prato: siamo invitati alla seduta di due commissioni consiliari, alla quale parteciperà anche il sindaco e potremo esprimere le nostre posizioni”.

Posizioni critiche, quelle dei comitati, sulla soluzione della pista cosiddetta parallela convergente sia per le ripercussioni sull’ambiente, sia per l’inquinamento custico, come hanno ribadito i relatori dell’incontro di ieri sera, tra cui la presidente di Italia Nostra Maria Rita Signorini, Paolo Lombardi del comitato Mente locale della Piana. Critiche anche sulle rotte che gli aerei dovranno avere in fase di atterraggio. “La chiamano pista unidirezionale – ha spiegato un pilota civile, Mario Vannucchi – da Prato verso Firenze ma i piloti devono fare delle considerazioni su molte variabili climatiche e quindi una percentuale non trascurabile dovrebbe atterrare passando da Firenze”. Secondo i comitati si parla di una percentuale intorno al 18% dei sorvoli. Inoltre “la lunghezza della pista, 2400 metri e la larghezza, 45, consentirà l’atterraggio di tutte le classi di aerei, quindi anche quelli molto grandi perr capirsi, con il rumore annesso”. Tra i presenti all’assemblea esponenti di Sel di Sesto Fiorentino, Movimento 5 Stelle di Campi Bisenzio e l’ex sindaco Adriano Chini.

 

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