Comitato Area Ginori “La Fondazione in primo luogo come sogetto per confrontarsi con la variante Ginori”

SESTO FIORENTINO – Soddisfazione da parte del Comitato Area Ginori per la posizione presa dall’on. Gabriele Toccafondi sulla lunga vicenda del Museo delle porcellane di Doccia e sulla Fondazione. “Da mesi, forti delle 750 firme raccolte dal nostro appello, – prosegue il Comitato Area Ginori – ci siamo rivolti alle più alte cariche istituzionali: una […]

SESTO FIORENTINO – Soddisfazione da parte del Comitato Area Ginori per la posizione presa dall’on. Gabriele Toccafondi sulla lunga vicenda del Museo delle porcellane di Doccia e sulla Fondazione. “Da mesi, forti delle 750 firme raccolte dal nostro appello, – prosegue il Comitato Area Ginori – ci siamo rivolti alle più alte cariche istituzionali: una lettera consegnata a mano al ministro Franceschini, una lettera inviata al capo gabinetto del ministro, prof. Casini, un incontro assieme al prof. Rombai di Italia Nostra con il direttore della rete dei musei della Toscana, dott. Casciu. Per ora comunque nessun risultato ottenuto, quanto meno nessun risultato ufficiale, Quello che ha detto l’on. Toccafondi ci trova quindi pienamente consenzienti e ci ridà un po’ di fiducia. Concordiamo anche noi che l’assenza di una Fondazione nel pieno dei suoi poteri fa mancare quello che è a tutti gli effetti l’ unico soggetto che istituzionalmente è tenuto ad agire attuando le linee guida, già approvate da Ministero, Regione e Comune”.

Il Comitato sottolinea in accordo con quanto sostenuto dall’on. Toccafondi “La Fondazione in primo luogo è il soggetto che potrà confrontarsi anche con le previsioni della cosiddetta ‘variante Ginori’ con cui, ripetiamo ancora una volta, secondo noi si impedisce di fatto il necessario ampliamento del museo e soprattutto se ne nega la centralità. I sei milioni di euro stanziati per la Fondazione, cui fa riferimento l’on. Toccafondi, rappresentano una cifra consistente che conferma l’importanza del nostro Museo. Sempre secondo Toccafondi 95.000 euro sarebbero già disponibili e consentirebbero alla Direzione regionale della rete dei musei della Toscana di ‘procedere in tempi brevi all’affidamento dell’incarico’ al soggetto che ha vinto la gara per i lavori: ma qui riteniamo necessario di suggerire all’onorevole Toccafondi di confrontarsi magari subito col Direttore della rete dei musei, anche con una semplice telefonata, perché a noi risulterebbe, ma sicuramente abbiamo capito male, che il Direttore ritenga che la questione sia di esclusiva competenza della Fondazione”.

“Dunque ci sono: un protocollo di intesa, un accordo di valorizzazione e le linee guida per la fondazione, ci sono i soldi. – prosegue il Comitato – Cosa si aspetta a rendere operativa la fondazione? Che fa il sindaco di Sesto? Il Comune di Meissen ha circa 20.000 abitanti e con il suo Museo accoglie oltre 350.000 visitatori l’anno: si tratta del museo della manifattura la cui nascita precedette di soli venti anni quella di Doccia nel 1735: vi pare che il ‘nostro museo’ possa essere considerato un ‘museo Minore’ oppure ‘un piccolo tesoro nascosto’? O forse sarebbe opportuno considerarlo per quello che è: un tassello fondamentale per l’economia sestese ed un marchio storico della Toscana nel mondo. Sicuramente cambiare opinione a tale proposito richiederebbe un cambio di paradigma, mettendo in cantina una politica turistica consumistica, basata sul ‘quadrilatero’ di Firenze, e sostituirla con una politica turistica sostenibile e diffusa su tutto il territorio. Occorrerebbe una ‘federazione solidale di città’, ne trarrebbero beneficio tutte le comunità della Città metropolitana ed anche gli stessi fiorentini. E’ questo un cambio di modello che l’illuminato granduca Pietro Leopoldo tentò già sul finire del XVIII secolo”.