Comitato Collinare Lastra a Signa: “Il sogno del bosco e del Parco Periurbano di Inno: aiutateci a realizzare questo sogno”

LASTRA A SIGNA – “Anche la frazione di Inno di interventi che rendano più vivibile la zona alla comunità”: a richiederli è il Comitato Collinare Lastra a Signa che, sull’argomento, fa alcuni esempi ma soprattutto fa presenti alcune necessità. “La frazione collinare di Inno, – spiega il comitato in una nota – negli ultimi 20 anni […]

LASTRA A SIGNA – “Anche la frazione di Inno di interventi che rendano più vivibile la zona alla comunità”: a richiederli è il Comitato Collinare Lastra a Signa che, sull’argomento, fa alcuni esempi ma soprattutto fa presenti alcune necessità.

“La frazione collinare di Inno, – spiega il comitato in una nota – negli ultimi 20 anni ha visto un’importante sviluppo abitativo ma purtroppo  è mancata una visione che mettesse al centro la vivibilità del luogo. Inno è in collina, ma manca un parco per la frazione; infatti tutti i terreni che circondano le abitazioni sono privati, per fare una passeggiata si è costretti a camminare in mezzo alla strada, oltretutto in alcuni punti anche di recente realizzazione mancano i marciapiedi”.

“La popolazione della frazione di Inno già soffre la pressione del rumore e dello smog a causa della vicinanza alla Fi-Pi-Li, sulla quale transitano oltre 50.000 veicoli al giorno, con un elevato numero di mezzi pesanti e, a oggi, molte abitazioni sono esposte ad elevati livelli di rumore, senza che siano stati implementati gli opportuni interventi di risanamento acustico. Se approfondiamo la filosofia del Pnrr, ci accorgiamo di come siano le persone e la salute al centro di questo importante piano nazionale e se ci guardiamo intorno ci accorgiamo che qualcosa si può fare. Tre esempi: il bosco di Montopoli realizzato da Coop in un’area in abbandono, il futuro Parco Florentia presentato dalla  Fondazione Cassa di Risparmio di Firenze, il giardino pensile di Casellina che nascerà sopra la galleria costruita per mitigare gli effetti del rumore dell’Autostrada A1”.

“Questi – conclude il comitato – sono solo alcuni recenti esempi del valore che rivestono a livello europeo, progetti di “Ricucitura urbana” al fine di migliorare la vivibilità dei territori per il benessere psicofisico delle comunità locali, in sintonia con quanto chiede l’Europa nel Next Generation EU. A Inno, adiacente al bosco salvato dall’abbattimento (per costruire un maxi distributore di carburanti ma il progetto è stato respinto sia dal Tar che dal Consiglio dì Stato) è presente l’edificio di proprietà comunale  della ex scuola, oggi sede di un’associazione sportiva: sarebbe bellissimo poter unire le due aree e renderle un unico luogo fruibile per la comunità. Il nostro è un appello alle istituzioni, a tutti i benefattori, aziende sensibili ai temi ambientali, filantropi, tutti coloro che hanno a cuore l’ambiente, i territori, il benessere delle persone e che desiderano e hanno la possibilità di fare un’atto d’amore per la nostra comunità oggi, e per le generazioni future domani, vi chiediamo aiuto per poter realizzare questo sogno”