Comitato Ginori “Un rammarico sul progetto di Unicoop”

SESTO FIORENTINO – Il Comitato Ginori giudica positive le parole del sindaco Lorenzo Falchi, relative all’area ex Ginori, che definisce il Museo come elemento ordinatore dell’area, mentre, prosegue la nota di Comitato Ginori, “negli atti della variante il museo era invece definito “complementare” ai negozi ed alle abitazioni previsti”. “Questo cambio radicale di visione è […]

SESTO FIORENTINO – Il Comitato Ginori giudica positive le parole del sindaco Lorenzo Falchi, relative all’area ex Ginori, che definisce il Museo come elemento ordinatore dell’area, mentre, prosegue la nota di Comitato Ginori, “negli atti della variante il museo era invece definito “complementare” ai negozi ed alle abitazioni previsti”. “Questo cambio radicale di visione è importante perché mette finalmente al centro l’interesse generale. – prosegue la nota del Comitato – Il Comitato considera questo cambiamento frutto anche della sua azione a tutti i livelli e si augura che le prossime decisioni saranno coerenti con quelle parole”. Per il Comitato c’è un “rammarico” dato dal progetto di nuovo negozio Unicoop e “si chiede se sul progetto Unicoop la Soprintendenza o la Direzione dei musei regionali abbiano espresso un qualche apprezzamento. Domande che resteranno probabilmente senza risposta”.

“Il progetto di nuovo punto vendita di Unicoop Firenze – si legge nella nota del Comitato – che verrà costruito intorno all’area del Museo e Manifattura Ginori, non si differenzia minimamente dal modello ‘classico’. La sua vicinanza al Museo non ha modificato ed ispirato l’ideazione dei progettisti ed emerge in maniera chiara ed inequivocabile la conferma di come tutta quell’area rischia di essere stravolta e ‘soffocata”’ da un’urbanizzazione pesante: essa, a nostro parere, non risolverà positivamente l’oggettivo contrasto tra la funzione di polo culturale d’importanza mondiale e grande distribuzione, negando così nei fatti al Museo quel ruolo di ‘elemento ordinatore per tutta l’area’ dichiarato dal sindaco. Un esempio di buone prassi si può conoscere leggendo quanto progettato, seppur su di un’altra scala, dalla Fondazione Prada a Milano: https://www.artribune.com/progettazione/architettura/2020/11/nuovo-parco-porta-romana-scalo“.

“Noi – conclude la nota – continuiamo a ritenere possibile un nuovo modo lungimirante di pensare ad una funzione commerciale fondata su un’economia sostenibile, che includa le piccole e medie attività commerciali presenti sul territorio e che nel contempo rilanci e valorizzi cultura, turismo e artigianato. Basta che la politica lo voglia fare”.