Comitato “Nuovo ponte per la Piana”, la protesta è con gli striscioni e in musica

SIGNA – La protesta è andata in scena domenica all’ora di pranzo, con tanti striscioni dislocati lungo il passaggio della seconda tappa del Giro d’Italia, quella che portava i ciclisti da Bologna a Fucecchio. Attraversando la Piana, in particolare Signa e Lastra a Signa. Due Comuni che da tempo stanno portando avanti la propria battaglia […]

SIGNA – La protesta è andata in scena domenica all’ora di pranzo, con tanti striscioni dislocati lungo il passaggio della seconda tappa del Giro d’Italia, quella che portava i ciclisti da Bologna a Fucecchio. Attraversando la Piana, in particolare Signa e Lastra a Signa. Due Comuni che da tempo stanno portando avanti la propria battaglia per una nuova viabilità. Due Comuni uniti adesso anche dal comitato “Nuovo ponte per la Piana” che, in occasione della corsa rosa, ha voluto manifestare il proprio “stato d’animo”. Con gli striscioni, come testimoniano le fotografie che pubblichiamo qui di seguito, e successivamente… in musica. Ovvero con i consueti suggerimenti relativi a brani con cui si può identificare il momento attuale. Suggerimenti che partono con “Bartali” di Paolo Conte (“Farà piacere un bel mazzo di rose, e anche il rumore che fa il cellophane, ma una birra fa gola di più, in questo giorno appiccicoso di caucciù…”). “Ma di strada – spiegano dal comitato – Bartali ne ha fatta, il progetto del ponte per il momento è sempre retrocesso alla partenza, forse l’unica cosa in comune sono le ruote che girano…”. E proseguono, i suggerimenti, con “Il bandito e il campione” di De Gregori, “anche se in questo caso di affinità ce ne sono poche…”. “Semmai, – concludono – anche per “par condicio”, ci piace riportare alcune parole di Fausto Coppi che si adattano bene alla situazione: “Il momento più esaltante non è quando si taglia il traguardo da vincitori, è quello della decisione, quando si decide di scattare, quando si decide di andare avanti e continuare anche se il traguardo è lontano”. Ecco noi del Comitato il traguardo da raggiungere lo vediamo molto lontano, però non abbiamo intenzione di mollare la presa…”.