Commercio, 600.000 euro per nuovi bandi di riqualificazione degli spazi urbani

FIRENZE – Approvate dalla giunta regionale le direttive per un bando di prossima uscita per sostenere investimenti di qualificazione e valorizzazione dei luoghi del commercio e di rigenerazione degli spazi urbani. Gli interventi sono previsti dall’ultima legge di bilancio regionale. Il bando in arrivo prevede uno stanziamento di 300.000 euro per il 2019 e 300.000 […]

FIRENZE – Approvate dalla giunta regionale le direttive per un bando di prossima uscita per sostenere investimenti di qualificazione e valorizzazione dei luoghi del commercio e di rigenerazione degli spazi urbani. Gli interventi sono previsti dall’ultima legge di bilancio regionale.

Il bando in arrivo prevede uno stanziamento di 300.000 euro per il 2019 e 300.000 euro per il 2020 per la concessione di contributi a fondo perduto che vanno da un minimo di 10.000 a un massimo di 40.000 euro e comunque fino all’80% dell’investimento ammesso. Destinatari sono i Comuni con popolazione compresa fra 10.000 e 50.000 abitanti (rilevata al 31 dicembre 2018) non ubicati in aree interne. “Lo scopo – spiegano dalla Regione – è quello di non sovrapporre questo intervento con quelli che, nel corso del 2019, prevediamo di attuare in modo specifico per i Comuni che si trovano nelle aree interne, attraverso stanziamenti per l’assetto del territorio e le politiche abitative. Inoltre i progetti presentati dovranno riguardare aree già individuate dai comuni e che non abbiano già beneficiato di misure regionali analoghe”.

“Vogliamo continuare – afferma l’assessore alle attività produttive, commercio e turismo Stefano Ciuoffo – a sostenere il mondo del piccolo commercio facendo leva anche sulla qualificazione e valorizzazione dei luoghi dove si svolge, mediante percorsi innovativi e di sostegno già sperimentati in questi anni, come il “Progetto PopUp” o i bandi sui Centri Commerciali Naturali. Vanno incoraggiate forme di sperimentazione di progetti integrati su spazi urbani caratterizzati da particolare pregio oppure dalla presenza di particolari situazioni di degrado o di fenomeni di rarefazione o criticità economica e demografica. Le città stanno subendo grandi trasformazioni intrinsecamente legate al cambiamento delle abitudini e alla crisi economica di questi anni, per questo vogliamo sostenere i piccoli centri che, rivitalizzando una zona, potrebbero d are impulso al tessuto economico locale. Dal momento che avranno priorità i progetti che entro il 31/12/2019 saranno in grado di assicurare l’esecuzione di almeno il 55% dei lavori, e in seconda battuta, quelli che entro il 31 dicembre 2019 sono in grado di completare l’affidamento dei lavori, invito le amministrazioni comunali a farsi trovare pronte con i progetti nel momento in cui il bando sarà pubblicato”.

Fra i progetti ammissibili: programmi di qualificazione della rete commerciale e previsione di particolari limitazioni e prescrizioni cui sottoporre l’attività commerciale, attraverso l’individuazione di attività o merceologie incompatibili con le esigenze di tutela e con la natura delle aree; forme di semplificazione, incentivazione e sostegno a favore di iniziative che prevedano il riutilizzo di fondi a destinazione commerciale o artigianale rimasti vuoti, anche attraverso l’uso temporaneo di tali locali e la previsione di modalità di condivisione degli spazi tra più attività commerciali. Oppure intese con la media e grande distribuzione per la realizzazione iniziative a favore dei centri commerciali naturali; la definizione di specializzazioni merceologiche inerenti a mercati, fiere o singoli posteggi, anche finalizzate alla valorizzazione delle produzioni delle piccole e medie imprese toscane, fino alla previsione di limitazioni alla vendita di particolari prodotti. E, infine, intese con gli operatori che esercitano l’attività commerciale nei posteggi dei mercati per la tutela attiva dei centri storici e delle are e urbane; o individuazione di aree destinate alla vendita diretta da parte degli imprenditori agricoli e ittici, al fine di aumentare le opportunità di offerta di prodotti locali e di qualità e di favorire il mantenimento di produzioni localmente importanti.

Potranno inoltre essere presentati progetti integrati volti a recuperare spazi urbani, attraverso la riqualificazione di spazi pubblici o attraverso il recupero di immobili nella disponibilità di amministrazioni pubbliche, da destinare ad attività economiche e sociali, anche in ottica di economia collaborativa.