Commisso: “Lo stadio a Campi? L’opzione c’è ancora e io la lascio lì…”

FIRENZE – In una conferenza stampa da “tuoni e fulmini” (bei tempi quelli di Luca Toni e dei suoi “Toni e furmini”, ma questa è un’altra storia…), il presidente della Fiorentina, Rocco Commisso, ha ovviamente trattato anche il tema stadio e, fra le altre cose, ha fatto un accenno anche all’ipotesi che questo possa essere […]

FIRENZE – In una conferenza stampa da “tuoni e fulmini” (bei tempi quelli di Luca Toni e dei suoi “Toni e furmini”, ma questa è un’altra storia…), il presidente della Fiorentina, Rocco Commisso, ha ovviamente trattato anche il tema stadio e, fra le altre cose, ha fatto un accenno anche all’ipotesi che questo possa essere realizzato a Campi Bisenzio: “Campi Bisenzio? L’opzione c’è ancora. E la lascio lì”. Queste le poche parole pronunciate dal presidente viola. Per quanto riguarda invece Firenze, “andrò a parlare con Nardella, credo oggi, – ha detto Commisso – ma io lo dissi subito. Se lo stadio non si può fare fatelo voi, con i soldi vostri. Sta andando così. Se mi avessero fatto fare quello che avevo in mente, avrei già fatto il 50 per cento del nuovo stadio a Campo di Marte. Sono arrivati i soldi, non sappiamo ancora quanto tempo ci vorrà, i costi dell’affitto, e dovremo parlarne con Nardella. Sono cose importanti per la Fiorentina”.

Di altro “spessore” i termini usati per altre questioni: “I sogni sono una cosa, le promesse sono un’altra. E in due anni non ho mai fatto promesse che non ho mantenuto. I sogni sono altro, certo non quelli di stare nella parte destra della classifica. Io credevo che avessimo una squadra più forte dell’anno scorso, i risultati non sono arrivati come pensavo. Ci abbiamo lavorato, abbiamo speso tanti soldi, siamo dove siamo. Per questo dobbiamo migliorare e lavorare per farlo. Per quanto riguarda i ricavi, “quest’anno siamo a 70 milioni. Da dieci anni non si registravano dati così pessimi. Siamo stati decimati dal Covid. Se ci fossero stati i nostri tifosi, la Fiorentina avrebbe sicuramente fatto meglio. Meno male che avevo dei soldi miei, che ho messo nella Fiorentina, ma non può accadere sempre. Sennò sarebbe stato un disastro. Qui non succederà, perché io guardo le cose finanziare in maniera rigorosa. Volendo, io, potrei prendere tante altre squadre. Io ho preso la Fiorentina perché mi sono innamorato di Firenze. Abbiate un minimo di rispetto per chi parla bene di Firenze e della Fiorentina nel mondo. Può darsi che un giorno non accadrà questo, se continuano questi insulti e critiche. Come voi le gettate su di me, io posso fare al contrario su di voi”. “E’ stato detto che quello che dissi io, sugli obiettivi, non era un vero obiettivo. C’era stata paura di andare in serie B? Non volevo lottare per la salvezza. E non lo voglio in futuro. I risultati non sono arrivati come speravamo e ci aspettavamo, lavoriamo e vediamo dove arriveremo in futuro”.