CARMIGNANO – “Chiedere alle donne di denunciare la violenza subita è possibile solo se le donne sanno che c’è un dopo”, nelle parole di Gianna Mura, presidente della cooperativa Alice che la gestirà, è racchiuso tutto il senso di “Casa di Greta”, la struttura di accoglienza residenziale che Comune (il sindaco Edoardo Prestanti e il vice-sindaco Federico Migaldi) e Società della Salute (il presidente Sandro Malucchi e la direttrice Lorena Paganelli) hanno inaugurato ieri a Seano. Una casa, emersa da un progetto di qualificazione urbanistica, entrata a far parte del patrimonio pubblico, che poi, in virtù della sinergia tra amministrazione carmignanese e Società della Salute, fortemente sottolineata da sindaco e presidente, è stata trasformata in abitazione, con cinque posti letto, destinata a ospitare due nuclei familiari di donne sole con due o un figlio. Donne vittime di violenza, che nel loro percorso di uscita sono già al “dopo”, alla fase, per dirla con Francesca Ranaldi, coordinatrice del centro antiviolenza La Nara, “nella quale devono essere aiutate a conquistare la loro autonomia”.
Una struttura non più protetta ma una residenza che, nell’immagine offerta dal sindaco Prestanti, si presenta come “opportunità per ripartire”, come “un luogo – nelle parole del presidente Malucchi – dove si può ritrovare e sviluppare il proprio progetto”. Nei ringraziamenti della direttrice Paganelli agli uffici e al personale di Comune di Carmignano e Società della Salute che hanno reso possibile “Casa di Greta”, c’è tutta la “visione – come l’ha definita – di chi ha saputo mettere in piedi una risposta a difficili problematiche sociali”. Anche perché la struttura inaugurata ieri, che potrà ospitare il primo nucleo tra una settimana o poco più, fa parte di una “rete” provinciale, sottolineata dal sindaco, “in grado di garantire servizi e diritti”, per cui la “casa” di Seano é inserita in un network di abitazioni progettate per rispondere a emergenze, “e la casa – ha chiuso la presidente Mura della cooperativa Alice – è una delle questioni maggiori per donne che stanno uscendo dalla violenza”.