LASTRA A SIGNA/SIGNA – E’ tutto pronto a Lastra a Signa, al Teatro delle Arti, dove domani, venerdì 2 ottobre, nel rispetto delle norme anti Covid, si inaugurerà la mostra fotografica nazionale “Campioni nella Memoria” alla presenza della senatrice Caterina Biti (membro della Commissione straordinaria per il contrasto dei fenomeni di intolleranza, razzismo, antisemitismo e istigazione all’odio e alla violenza), del sindaco di Signa Giampiero Fossi e del vice-sindaco di Lastra a Signa Leonardo Cappellini, del delegato regionale UNVS Paolo Allegretti, della vice-presidente nazionale UNVS Francesca Bardelli, del vice-presidente Aned Firenze Tiziano Lanzini e del presidente di sezione UNVS Leandro Becagli. L’iniziativa, infatti, patrocinata dall’amministrazione comunale di Lastra a Signa, da Aned Firenze (l’Associazione nazionale ex deportati nei campi nazisti) e da UNVS Toscana. La mostra, invece, è stata realizzata dall’Unione Nazionale Veterani dello Sport con il contributo della delegazione Toscana UNVS e della Regione Toscana “per onorare – si legge in una nota – la memoria di atleti di tutto il mondo che sono stati oggetto di aspre ritorsioni durante la seconda guerra mondiale. Dopo l’inaugurazione la mostra troverà collocazione nel mese di ottobre presso la sede sociale del Veterani dello Sport in collaborazione con le associazioni Acli e Adesso”.
La mostra trae oirigine di un articolo apparso sull’inserto “Sport Week” della Gazzetta dello Sport del 21 gennaio 2012 intitolato “In memoria delle atlete cancellate”. Articolo in cui la giornalista raccontava la storia di atlete tedesche ebree che alla fine degli anni ’30 avevano messo a segno record nazionali e mondiali e per questo, nella loro patria, erano conosciute e amate.
Per anni, però, di questi primati negli annali sportivi tedeschi non ci fu alcun riferimento, erano come scomparsi. La mostra “I record dimenticati’ allestita al “House des sports di Berlino” (mostra itinerante che, dopo una tappa a Dresda, è approdata a Londra in occasione delle Olimpiadi del 2012) ha reso giustizia a queste atlete che hanno visto compromesse dalla follia del nazionalsocialismo non solo la loro carriere sportiva ma anche la loro vita. Da qui lo stimolo e il desiderio di andare a ricercare storie di atleti, non solo ebrei, che non essendosi voluti allineare alle ideologie naziste e fascista hanno dovuto subire la deportazione nei campi di concentramento.
“Questa mostra – spiegano gli organizzatori – è nata dalla condivisione che la trasmissione della memoria spetti a tutti, ma in modo particolare a chi è stato toccato dalla tragedia delle deportazioni, seppure in modo indiretto, e che le storie delle singole persone possono essere la testimonianza più forte e decisiva per le nuove generazioni. Lo scopo è quello di osservare a più grande tragedia del ventunesimo secolo, anche dal punto di vista sportivo, rendendo onore e gloria a tutti quegli uomini e donne che con la loro vita hanno incarnatogli ideali sportivi e, con le loro scelte, hanno difeso i principi di libertà, uguaglianza e tolleranza”. La mostra a Lastra a Signa è nata da un’idea di Paolo Allegretti, delegato regionale UNVS Toscana, Gianni Taccetti UNVS Le Signe, e Leonardo Cappellini, assessore allo sport del Comune di Lastra a Signa. Chi volesse documentarsi, può consultare il sito Internet www.campionidellamemoria.it