Con il Museo di oggettistica ferroviaria “Galileo Nesti” la ferrovia prende vita. Sabato l’inaugurazione dei nuovi locali

SIGNA – Se volete toccare con mano la ferrovia di una volta, quella che ha dato lustro al nostro paese e ha contribuito al suo sviluppo, non dovete fare altro che visitare il Museo di oggettistica ferroviaria “Galileo Nesti” al primo piano della stazione di Signa. E’ vero, io sono “di parte”, ma il lavoro, […]

SIGNA – Se volete toccare con mano la ferrovia di una volta, quella che ha dato lustro al nostro paese e ha contribuito al suo sviluppo, non dovete fare altro che visitare il Museo di oggettistica ferroviaria “Galileo Nesti” al primo piano della stazione di Signa. E’ vero, io sono “di parte”, ma il lavoro, instancabile, portato avanti in questi anni dall’associazione che riunisce tanti ex ferrovieri, guidata dal “capo” Salvatore Leoni e porta il nome di colui che fino all’inizio degli anni Novanta è stato il capostazione titolare della stazione di Signa, ha permesso di ricreare un mondo, non solo ferroviario, che consente di fare un salto indietro nel tempo dalle mille emozioni. E sabato prossimo, 4 settembre, con inizio alle 11 e in ottemperanza alla normativa anti Covid, il museo riaprirà le proprie sale alla presenza del presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani, del sindaco di Signa, Giampiero Fossi, dell’ingegner Angelo Pezzati, presidente onorario del museo, e dell’ingegner Luigi Francesco Cantamessa Armati, direttore generale Fondazione FS.

Un tributo all’impegno dell’associazione, una giornata di festa (che rientra nel programma dell’Antica fiera di Signa) e che è stata presentata stamani proprio all’interno del museo, con alcune immagini che vi proponiamo in anteprima. Un museo che racchiude la storia della ferrovia: macchinari d’epoca, semafori, il primo telegrafo ferroviario riabilitato e attualmente in funzione e tanto altro ancora, perché, come ha detto il sindaco Fossi, “è così che la ferrovia prende vita”. “Possiamo dire – ha aggiunto il sindaco – che stiamo assistendo a un momento storico per la nostra comunità: da oggi il museo nelle sue nuove vesti si profila come un punto d’attrazione per turisti e concittadini. Nasce, o meglio, rinasce sul territorio di Signa uno scrigno d’informazione e cultura legato al mondo ferroviario. Siamo quindi orgogliosi e riconoscenti all’Associazione ferrovieri Galileo Nesti – con cui ho personalmente iniziato a collaborare già durante il mio precedente incarico come assessore alla cultura – per il grande lavoro fatto con fatica e passione e l’impegno messo nell’allestimento del Museo, per rendere a noi e ai cittadini tutti testimonianza importante di Signa e della sua storia”.

“In Italia abbiamo vari musei legati al mondo della ferrovia – ha detto il presidente onorario del museo Angelo Pezzati – il museo ferroviario Galileo Nesti vanta però la peculiarità di essere nato dalla stretta collaborazione fra l’associazione Galileo Nesti e l’amministrazione comunale nella volontà comune di riportare le sale del museo a servizio della cittadinanza. Siamo davanti ad attrezzature di epoca e datazione differenti ma tutte di alto pregio ingegneristico. Sono il frutto di uno sviluppo e di uno studio che hanno portato la ferrovia all’evoluzione e all’aspetto di cui godiamo oggi. Questo museo rappresenta la storia di cui aver coscienza per capire a fondo la bellezza del mondo ferroviario”.  

“Voglio esprimere tutta la mia soddisfazione per la riapertura di queste sale – ha detto Salvatore Leoni,  presidente dell’associazione ferrovieri Galileo Nesti  – è stato un lavoro minuzioso e davvero importante alla ricerca di pezzi unici e originali che ripercorrono la storia della nostra ferrovia. Ogni pezzo racconta un’epoca e traccia un pezzo della storia ferroviaria del nostro paese”.

Le sale del museo saranno visitabili su prenotazione il martedì e giovedì dalle 15 alle 18 e il sabato dalle 9 alle 13 scrivendo all’indirizzo ass.ferrovierisigna@gmail.com