Confartigianato: “In Toscana oltre 30.000 aziende artigiane sono in crisi a causa del caos normativo dei Bonus edilizia”

FIRENZE – Le agevolazioni fiscali sui lavori di ristrutturazione e risparmio energetico, i cosiddetti bonus edilizia, nate per adeguare gli immobili a criteri ecologici e di sicurezza, hanno costituito in questi mesi importanti motori di rilancio del settore costruzioni. Tuttavia oggi molte imprese di questi comparti sono a rischio chiusura a causa della difficoltà di […]

FIRENZE – Le agevolazioni fiscali sui lavori di ristrutturazione e risparmio energetico, i cosiddetti bonus edilizia, nate per adeguare gli immobili a criteri ecologici e di sicurezza, hanno costituito in questi mesi importanti motori di rilancio del settore costruzioni. Tuttavia oggi molte imprese di questi comparti sono a rischio chiusura a causa della difficoltà di cedere i crediti d’imposta e di continue modifiche alle normative. Tante aziende hanno applicato ai clienti lo sconto in fattura, acquistando i loro crediti d’imposta ed ora non sanno a chi cederli e si trovano in crisi di liquidità. Non riescono a pagare i dipendenti ed i loro fornitori e tanti cantieri sono a rischio blocco con conseguenze gravissime per le famiglie che hanno la casa in fase di ristrutturazione. Per Giordano Cerofolini, presidente di Confartigianato Costruzioni Toscana (nella foto), le banche hanno cessato di acquistare i crediti d’imposta e le imprese si sono ritrovate senza liquidità. Purtroppo i continui cambiamenti delle norme hanno causato una situazione di grande incertezza e ora tante aziende non riescono a recuperare i crediti presenti nei propri cassetti fiscali per lavori già eseguiti e non possono pagare dipendenti, fornitori, tasse e contributi”.  

Altri gravi problemi sono stati causati dalla recente introduzione dell’obbligo di possedere un’attestazione SOA per operare nel mercato dei bonus edilizi. La legge numero 51 /2022 ha imposto, anche per le imprese che operano in subappalto, il possesso delle attestazioni SOA – le certificazioni di qualità che vengono richieste alle aziende per partecipare a gare d’appalto per l’esecuzione di opere pubbliche – per i lavori che danno diritto alle detrazioni edilizie di importo superiore ai 516.000 euro. “Quando le imprese lavorano in cantieri con le agevolazioni dei bonus edilizia – aggiunge Cerofolini – devono già rispettare tante norme per garantire la sicurezza e la qualità dei lavori e molti adempimenti burocratici. Con l’introduzione dell’obbligo delle attestazioni SOA si limita la concorrenza e solo le grandi imprese potranno eseguire i lavori con i Bonus. Confartigianato è quindi contraria a questa nuova norma e dice basta alle continue modifiche alla disciplina degli incentivi in edilizia che rischiano di bloccare definitivamente i cantieri e portare alla crisi in toscana oltre 30.000 aziende artigiane che lavorano nel settore e che occupano oltre 90.000 persone”. “Il Governo – conclude – deve prima possibile varare norme che sblocchino le cessioni dei crediti d’imposta o si rischia la chiusura di migliaia di aziende e l’inefficacia di incentivi essenziali per la riqualificazione del patrimonio edilizio e per conseguire il risparmio energetico e la riduzione dei costi delle bollette, oggi particolarmente onerose per le famiglie e per le imprese“.