Confartigianato Toscana, Giusti: “La proroga del blocco dei licenziamenti in Toscana aiuterà oltre 11.000 aziende”

FIRENZE – Il presidente regionale di Confartigianato Toscana, Luca Giusti, sottolinea la grande capacità di resilienza mostrata dalle imprese toscane durante la pandemia: “Le nostre imprese, anche quelle più piccole, hanno saputo reagire alla crisi, applicando i protocolli anti Covid e lavorando in sicurezza. Saranno protagoniste della ripresa perché più flessibili nel rispondere alle richieste […]

FIRENZE – Il presidente regionale di Confartigianato Toscana, Luca Giusti, sottolinea la grande capacità di resilienza mostrata dalle imprese toscane durante la pandemia: “Le nostre imprese, anche quelle più piccole, hanno saputo reagire alla crisi, applicando i protocolli anti Covid e lavorando in sicurezza. Saranno protagoniste della ripresa perché più flessibili nel rispondere alle richieste dei mercati. Sono imprese dinamiche, creano posti di lavoro, fanno formazione continua sul campo e al loro interno si tramandano le conoscenze tecniche che fanno delle nostre produzioni manifatturiere vere eccellenze apprezzate in tutto il mondo. Il Consiglio dei Ministri, con il decreto 146/2021 ha prorogato il blocco dei licenziamenti fino al 31 dicembre per le aziende del tessile – abbigliamento e di altri settori non industriali. Una misura che aiuterà in Toscana oltre 11 mila imprese che avranno altre 13 settimane di cassa integrazione ed il rifinanziamento della quarantena assimilabile alla malattia”.

Luca Giusti prosegue poi evidenziando la necessità di proseguire velocemente sulla strada delle riforme e di vincolare gli aiuti alle imprese alla creazione di occupazione stabile a tempo indeterminato: “Per ripartire ed uscire dalla crisi le imprese devono avere le riforme che aspettano da anni, in particolare welfare, con nuove regole per la gestione degli esuberi, giustizia e fisco. Fondamentale il varo di normative e prassi che riducano il numero e il peso degli adempimenti burocratici per le aziende.  Servono poi aiuti alle imprese che consentano loro di assumere a condizioni favorevoli, di investire per migliorare i processi produttivi, favorendo le assunzioni a tempo indeterminato. Le nostre aziende hanno necessità di personale qualificato che stentano a trovare. E’ essenziale favorire la formazione dei lavoratori in particolare per aumentare le competenze digitali”. Giusti poi conclude citando i dati diffusi dalla Regione Toscana: “Solo un’impresa su cinque in Toscana ha un livello di digitalizzazione elevato. Il Digital Intensity Index, un indice complesso che sintetizza 12 diversi indicatori di digitalizzazione (dall’uso di sito web, all’impiego di esperti Ict, dall’uso di stampanti 3D all’uso di robot, eccetera) mostra come il grado di informatizzazione raggiunto dalle imprese, sia italiane che toscane, risulti piuttosto basso: meno di una impresa su cinque presenta infatti un livello di digitalizzazione “alto o molto alto” . Questo indice è per l’Italia il 18% ma per la Toscana è 16,9%”.