Confcommercio: “Coronavirus, crisi per tutte le imprese”. Giani: “Serve un tavolo permanente”

FIRENZE – Come era prevedibile, anche alla luce dei dati allarmanti sul turismo e il commercio, in previsione futura, che riguardano Firenze in particolare e tutta la Toscana più in generale, le categorie economiche sono tornate a farsi sentire. Come nel caso di Confcommercio che chiede attenzione non solo sulle imprese che hanno la loro […]

FIRENZE – Come era prevedibile, anche alla luce dei dati allarmanti sul turismo e il commercio, in previsione futura, che riguardano Firenze in particolare e tutta la Toscana più in generale, le categorie economiche sono tornate a farsi sentire. Come nel caso di Confcommercio che chiede attenzione non solo sulle imprese che hanno la loro sede nelle zone più colpite dal Coronavirus, ma in tutta Italia. “Non esistono zone rosse nell’economia nazionale, – afferma la presidente di Confcommercio Anna Lapini (nella foto) – le possibili conseguenze legate all’emergenza Covid-19 gravano indistintamente su tutte le imprese italiane, non solo su quelle delle aree geografiche più colpite dalla malattia. Per questo motivo, chiediamo con forza che il governo estenda al resto del paese i provvedimenti presi a sostegno delle sole imprese ubicate nelle zone rosse”. “Più che le misure, giustissime, adottate per arginare il contagio, è la psicosi ad aver messo ko le nostre imprese. Il Governo in primis è responsabile di aver gestito l’emergenza Coronavirus in maniera superficiale dal punto di vista comunicativo, con risultati controproducenti per l’economia sul breve e medio periodo”, ha aggiunto.L’associazione di categoria chiede quindi, anche a livello locale, una serie di misure urgenti per contenere la pervasività della crisi economica generata dall’emergenza epidemiologica: “Chiediamo di aumentare la dotazione del Fondo regionale di garanzia per sostenere le imprese nel loro bisogno contingente di liquidità, – dice il direttore di Confcommercio Toscana Franco Marinoni – chiediamo inoltre la sospensione dei mutui, del pagamento delle bollette di luce e gas e di tutti i tributi locali, da Cosap a Imu, Tari e Tosap, cosa che la legge permette di fare alle amministrazioni comunali fino addirittura a 144 mesi. Da valutare anche ammortizzatori sociali e altre misure a sostegno delle aziende e dei lavoratori autonomi colpiti dal calo o addirittura dal blocco improvviso dell’attività, non solo nel turismo ma anche in altri settori economici”. Sull’argomento, quasi in “risposta” alle parole di Confcommercio, è intervenuto anche il presidente del Consiglio regionale della Toscana Eugenio Giani: “Ci troviamo a fare i conti non solo con una emergenza sanitaria, comunque affrontata con serenità ed equilibrio, ma anche con un’emergenza economica. E, di fronte a questa, dobbiamo rispondere con un tavolo di carattere permanente, mantenendo i nervi saldi e affrontando la crisi uniti. Occorre definire un piano straordinario per l’economia toscana, perché dal turismo al commercio fino alla manifattura dobbiamo sostenere le nostre aziende. Servono un aggiornamento delle scadenze fiscali, la sospensione degli adempimenti fissati dalle scadenze bancarie e un frazionamento degli affitti per gli immobili che costituiscono esercizi commerciali. Questi sono solo alcuni degli interventi ipotizzati: da questa crisi dobbiamo uscire insieme, per la tenuta del sistema economico toscano”.

P.F.N.