Confesercenti: “Cresce l’ansia da zona arancione. Salviamo almeno il week end”

FIRENZE – Nelle ultime ore continua a crescere l’ansia per il possibile passaggio in zona arancione. E se i dati non potranno scongiurare questo passaggio “almeno – dicono da Confesercenti Firenze – cerchiamo di salvare il salvabile posticipando il passaggio a lunedì 15 febbraio; così da permettere al settore ristorazione di poter lavorare nel fine […]

FIRENZE – Nelle ultime ore continua a crescere l’ansia per il possibile passaggio in zona arancione. E se i dati non potranno scongiurare questo passaggio “almeno – dicono da Confesercenti Firenze – cerchiamo di salvare il salvabile posticipando il passaggio a lunedì 15 febbraio; così da permettere al settore ristorazione di poter lavorare nel fine settimana di San Valentino. Sarebbe davvero un terribile disastro per bar e ristoranti, che hanno già raccolto le prenotazioni per il fine settimana e si trovano ora di fronte alla necessità di provvedere agli acquisti per il pranzo di domenica. E’ inaccettabile continuare a lavorare in un clima di incertezza costante e senza programmazione”.

“Ci troviamo ancora in una situazione di profonda incertezza per le nostre imprese,– afferma Claudio Bianchi, presidente Confesercenti Firenze (nella foto) – bar, pub, ristoranti e le altre attività del food sono al limite. Stiamo subendo un meccanismo stop and go che mortifica ed annichilisce il lavoro, l’impresa, gli investimenti e chiunque progetti di continuare a mandare avanti la propria attività autonoma; chiediamo rispetto e certezze per il nostro lavoro. Non possiamo rinunciare all’idea di tornare in una situazione di pseudo normalità e convivenza con il virus; auspichiamo di trovare nel nuovo Governo un interlocutore capace e competente per superare questo insostenibile momento di stallo”.

“E’ necessario – si legge in una nota – che le istituzioni diano risposte chiare e immediate alle imprese che nelle scorse settimane hanno dimostrato di poter lavorare garantendo la sicurezza propria e dei clienti. E’ soprattutto il meccanismo burocratico e penalizzante del passaggio da una zona all’altra, con monitoraggio 15 giorni, riunione settimanale del CTS, successivo balletto ordinanza tre Ministero della Salute e Regione a lasciare interdetti e non permette una seria organizzazione del lavoro”.

“Tutti noi crediamo che sia fondamentale tutelare e salvaguardare l’aspetto sanitario, rispettando le regole e misure previste; ma questa situazione è diventata insostenibile, – aggiunge Franco Brogi, presidente Fiepet Confesercenti Firenze – è inaccettabile riuscire a sapere solo il venerdì sera se il passaggio in zona arancione avverrà da domenica o da lunedì; e tutto questo diventa ancora più drammatico in vista del weekend di San Valentino, con i ristoranti che hanno già preso le prenotazioni. Occorre mettere in campo una nuova politica di convivenza con il virus. Fatta di nuovi strumenti normativi, che non possono limitarsi a divieti e limitazioni all’attività di impresa. Ma anche di aiuti veri, concreti, sostanziali, che non tengano conto, per esempio del Codice Ateco, ma del calo sostanziale del fatturato”.