Confesercenti e Confcommercio a confronto con Giani: “Commercio e turismo da proteggere e rilanciare”

FIRENZE – Confesercenti e Confcommercio a confronto con il presidente della Regione, Eugenio Giani, e l’assessore alle attività produttive Leonardo Marras. Come annunciato nei giorni scorsi, le due associazioni di categoria hanno chiesto e ottenuto una verifica dello “stato delle cose”, alla luce di quanto successo di recente con il mancato passaggio della Toscana a […]

FIRENZE – Confesercenti e Confcommercio a confronto con il presidente della Regione, Eugenio Giani, e l’assessore alle attività produttive Leonardo Marras. Come annunciato nei giorni scorsi, le due associazioni di categoria hanno chiesto e ottenuto una verifica dello “stato delle cose”, alla luce di quanto successo di recente con il mancato passaggio della Toscana a zona gialla. Ma anche per presentare una serie di richieste proprio perché, come spiegano, “commercio e turismo sono due settori da proteggere e rilanciare”. A essere ricevuta è stata una nutrita delegazione, composta da rappresentanti provenienti da tutta la regione di Confesercenti e Confcommercio e delle Federazioni di categoria dei pubblici esercizi Fiepet e Fipe, capitanata dai rispettivi presidenti regionali Nico Gronchi e Anna Lapini. E sono stati proprio loro due a illustrare le richieste della categoria, a cui gli esponenti della Regione hanno aderito garantendo una collaborazione ancora maggiore per uscire fuori uscita dalla crisi.

In particolare Regione, Confesercenti e Confcommercio hanno deciso di mantenere questo livello di interlocuzione per commercio, turismo, ristorazione e somministrazione, attivando un tavolo permanente di gestione della crisi; lavorare per inserire progetti di sviluppo e di rilancio del commercio e del turismo nel Piano di Recovery Fund; chiedere con forza al Governo un adeguato risarcimento per le imprese che sono rimaste chiuse e che hanno subito danni, in relazione al fatturato perduto; chiedere il rinvio degli sfratti delle attività in maniera duratura per evitare il depauperamento della rete dei servizi del paese; perseguire una adeguata riscrittura delle regole stabilite dal governo per la gestione della crisi da virus, che alle associazioni di categoria non sono sembrate omogenee, comprensibili e uguali rispetto alle situazioni presenti sul territorio.

Infine Confcommercio e Confesercenti regionali hanno registrato “l’impegno della regione che ha destinato risorse per una serie di categorie che erano rimaste fuori dai provvedimenti dei cosiddetti ristori al livello nazionale”.