Consiglio comunale a Signa: esenzioni Tari, Tosap, Ici e imposta di soggiorno, le proposte di Uniti per Signa

SIGNA – E’ in programma oggi, giovedì 14 maggio, il primo consiglio comunale dopo l’emergenza sanitaria. Un appuntamento che, anche dal punto di vista istituzionale, contribuisce a riportare un po’ di nomalità nella vita del Comune. Consiglio comunale che sarà in videoconferenza e visibile in streaming sul canale YouTube del Comune di Signa a partire […]

SIGNA – E’ in programma oggi, giovedì 14 maggio, il primo consiglio comunale dopo l’emergenza sanitaria. Un appuntamento che, anche dal punto di vista istituzionale, contribuisce a riportare un po’ di nomalità nella vita del Comune. Consiglio comunale che sarà in videoconferenza e visibile in streaming sul canale YouTube del Comune di Signa a partire dalle 17.30. Consiglio comunale per il quale Uniti per Signa ha presentato una serie di proposte che ha inviato, con un comunicato, alla nostra redazione dal capo gruppo Gianni Vinattieri e dai consiglieri Matteo Mannelli e Chiara Di Bella.

“In una fase di chiusura del consiglio comunale – si legge nella nota – non abbiamo fatto mancare la nostra attività politica di analisi, aiuto e proposta. Già il 23 febbraio, in tempi non sospetti, abbiamo proposto un’Unità di responsabilità comunale per gestire l’emergenza sanitaria. Quando ancora il paese era nella palude della cosiddetta “fase 1”, abbiamo formulato una serie di misure amministrative tese a mitigare gli effetti sociali ed economici della pandemia. Adesso, all’attenzione del primo consiglio comunale utile, portiamo i primi atti per definire precisi indirizzi su cui incastonare l’azione esecutiva dell’ente. Un’interrogazione per il “Supporto alla didattica a distanza dell’Istituto Comprensivo di Signa” e un’altra sul “Lavaggio strade ed aree pubbliche sul territorio comunale” per comprendere il perché del sempre più frequente spazzamento sostanzialmente senza utilizzo di acqua”. “E due mozioni, rispettivamente per “L’esenzione Tari per le attività economico produttive chiuse per legge o comunque chiuse a seguito della situazione emergenziale” e per “L’esenzione Tosap, Icp (Imposta comunale sulla pubblicità) e sospensione Imposta di soggiorno per attività economico produttive chiuse per legge o comunque chiuse a seguito della situazione emergenziale”.

Entrando nel merito delle questioni, “particolarmente importante – continua il comunicato – è la vicenda Tari, tassa deliberata a dicembre 2019 senza un Piano economico finanziario a supporto. Fatto che apre ad una trattativa nuova con Alia per il ricalcolo della Tariffa alla luce della non produzione di rifiuto della attività chiuse e del conseguente minor costo di gestione del servizio. La proposta impegna la giunta: a prevedere per l’anno 2020 che la Tari non sia dovuta dalle attività economiche e produttive per il periodo di chiusura imposto dal Dpcm dell’11 marzo e sue successive proroghe. L’esenzione si applica alle attività economiche indicate dal Dpcm 11 marzo nonché alle attività economiche chiuse nel medesimo periodo a causa della situazione emergenziale in atto; considerato la lenta ed incerta fase di ritorno alla normalità, a prevedere forme di esenzione e mitigazione della Tari 2020 anche per i mesi restanti di ripresa delle attività economiche e produttive; a concertare, in sede di predisposizione del Piano Economico Finanziario, con l’ente gestore (Alia) e l’Ato Toscana Centro un ricalcolo della Tari che recepisca gli indirizzi di cui sopra mantenendo la ripartizione dei costi approvata con deliberazione di consiglio comunale il 23 dicembre 2019 senza ulteriori aggravi su alcun soggetto; a chiedere formalmente tramite l’Anci a Governo e Parlamento, a causa del minor gettito previsto, un rimborso dello Stato tramite l’istituzione di un apposito fondo; ad approvare il posticipo della scadenza della prima rata Tari fissata al 31 luglio e la possibilità di ulteriori rateizzazioni rispetto alle tre attualmente deliberate”.

“Considerazioni analoghe possono farsi per l’esenzione di Tosap, Icp, e sospensione della imposta di soggiorno. Anche in considerazione dei danni economici subiti da imprese del territorio, dalla drastica riduzione del reddito di cittadini e nuclei familiari e dell’impatto drammatico sul turismo. Impegnando la giunta: a prevedere per l’anno 2020 che Tosap e Icp non siano dovuta dalle attività economiche e produttive per il periodo di chiusura imposto dal Dpcm dell’11 marzo e sue successive proroghe. L’esenzione si applica alle attività economiche indicate dal Dpcm 11 marzo nonché alle attività economiche chiuse nel medesimo periodo a causa della situazione emergenziale in atto; a sospendere l’imposta di soggiorno comunale per le strutture ricettive che offrono ospitalità a qualsiasi titolo, comprendendo anche gli immobili o parti di essi destinati alla locazione breve, con decorrenza dal mese di aprile fino alla fine del 2020; a posticipare le terze rate di Tosap e Icp dal 31 luglio al 30 settembre per i cittadini che accedono al pagamento rateale; considerato la lenta ed incerta fase di ritorno alla normalità, a prevedere forme di esenzione e mitigazione di Tosap e Icp anche per i mesi restanti di ripresa delle attività economiche e produttive; ad approvare forme di rimborso per le somme già pagate e non dovute sulla base degli indirizzi dei punti precedenti; a chiedere formalmente tramite l’Anci a Governo e Parlamento, a causa del minor gettito previsto, un rimborso dello Stato tramite l’istituzione di un apposito fondo”.