CAMPI BISENZIO – Non si placano le polemiche all’interno del consiglio comunale dopo la presa di posizione di Ernesto D’Agati (M5S) e le successive repliche di Marco Monticelli (Fare Città) e del presidente del consiglio comunale Antonio Montelatici. Repliche e controrepliche con la premessa, doverosa, che, con queste ulteriori dichiarazioni, viene scritto il capitolo finale, almeno per quanto riguarda lo spazio concesso su Piananotizie. Il primo a parlare è D’Agati: “È grave che un consigliere comunale non conosca il regolamento, ha dichiarato il presidente del consiglio comunale, giustificando così l’inammissibilità del mio question time. Ma la verità è un’altra: il regolamento lo conosco bene. E sono certo che anche lui ne sia perfettamente consapevole. Ma è proprio nel modo in cui lo applica che emergono atteggiamenti arroganti e lontani da qualsiasi senso di democrazia. Il problema non è la norma, ma il modo in cui viene piegata per silenziare le domande scomode. La mia richiesta al sindaco era chiara, puntuale e su un tema di evidente rilevanza. Non era una richiesta generica, ma una questione precisa che meritava risposta. Montelatici ha deciso di non ammetterla, stabilendo da solo che non fosse né urgente, né importante. Una grave forzatura del ruolo che ricopre”. Per poi aggiungere: “La democrazia dovrebbe essere il motore di ogni funzione istituzionale. Eppure, sembra essere solo un fastidio. Più volte ha trattato il consiglio comunale come fosse una “proprietà privata”. E ancora: “Emblematico è stato il caso della sala consiliare concessa per la presentazione di un libro promosso da Casapound. Una scelta che ha indignato anche la maggioranza, costringendola a fare marcia indietro. La sua decisione di bloccare il mio quesito sembra tornare utile anche al sindaco, che fatica ad affrontare il tema del prossimo voto regionale, stretto tra una maggioranza divisa e un’opinione pubblica sempre più critica. Rivendico il diritto di ogni consigliere di porre domande e sollevare questioni. Non solo nel rispetto del regolamento, ma nel rispetto della democrazia e della trasparenza che dovrebbero guidare i lavori di quest’aula. È sorprendente di come alcune persone cerchino di giustificare le proprie azioni attraverso motivazioni illogiche. Quando questo avviene poi non si rendono conto di cadere nel grottesco. E ciò mi fa solo sorridere”.
“Penso sia giunto il momento – ha detto Monticelli – di chiudere questa grottesca polemica, di fatto senza contenuti, come del resto ci ha ormai abituati il consigliere D’Agati, che tende solo al discredito senza altre finalità”.
“Ancora una volta – queste le parole di Montelatici – il consigliere D’Agati ha dimostrato di non conoscere il regolamento del consiglio comunale, oltre a dimostrare di comportarsi in modo non istituzionale. Sono gravi le affermazioni che ha fatto e mi riserverò di rivolgermi nelle sedi più opportune”.