FIRENZE – Inserire lo scalo di Pisa tra quelli giudicati strategici nel piano nazionale aeroporti. Lo chiede una mozione, primo firmatario Andrea Pieroni (Pd), che Il Consiglio regionale ha approvato all’unanimità dei presenti (il gruppo del Movimento 5 stelle non ha partecipato al voto). L’atto di indirizzo era collegato a un’interrogazione presentata da Irene Galletti (Movimento 5 stelle) e alla quale ha risposto in aula il presidente della Regione, Eugenio Giani.
“L’interrogazione nasce da una lettura degli articoli di stampa più che dal piano nazionale dei trasporti”. Ha detto Giani rispondendo alla consigliera Galletti (M5S) sulla proposta piano nazionale degli aeroporti ottobre 2022. “Se leggete il piano nazionale trasporti – spiega Giani – vedete che nella prima parte il piano evidenzia gli aeroporti attraverso le aree strategiche” e queste individuano nella valorizzazione e nel sostegno agli aeroporti le aree, in questo caso siamo l’area toscana e vengono citati Firenze e Pisa”. Nella seconda parte “vengono richiamati i capoluoghi di regione e per la Toscana viene citato Firenze”. “E’ così evidente che è citato Firenze come capoluogo regionale, in una regione in cui abbiamo un unico gestore, Toscana aeroporti, per Firenze e Pisa”.
“Per primo – ha poi aggiunto – voterò la mozione per mettere anche Pisa accanto ai 14 aeroporti dei capoluoghi di regione strategici, perché in Toscana è l’aeroporto dove passano più persone”. “Dobbiamo lavorare come squadra per arrivare alla nuova aereostazione di Pisa, alla realizzazione della nuova pista che dà sicurezza e compatibilità ambientale a Peretola, ai 100 metri in più all’isola d’Elba”. “Dobbiamo cercare di lavorare per Pisa – conclude Giani – per mettere anche Pisa accanto ai capoluoghi di provincia” e far sì che “la Toscana si rapporti come un sistema organico”.
Andrea Pieroni (Pd), illustrando la mozione all’aula ha detto: “Ci siamo stupiti che nel piano nazionale aeroporti fosse stato tolto lo scalo di Pisa tra quelli strategici in abbinamento con Firenze, visto che nel piano 2015 era previsto che per la Toscana fosse individuato nel sistema integrato Firenze-Pisa” ed è stato anche il “presupposto per cui è stata accettata la scelta per la fusione delle due società”. “Pisa e Firenze sono citati tra gli aeroporti di interesse nazionale” ma “poi si dice che tra i 14 scali di rilevanza strategica c’è solo Firenze”, “c’è un cambiamento di impostazione”. Pieroni ha espresso lo stupore e la reazione di fronte ai molti interventi e si chiedono “lumi sul futuro della prospettiva del sistema aeroportuale toscano”. E ancora, ha aggiunto, “sfuggono le ragioni per le quali è stato derubricato l’aeroporto di Pisa e non più abbinato a quello di Firenze come sistema aeroportuale integrato”. Pieroni ha insistito: “La stessa bozza di piano prevede per Pisa una potenzialità di mercato che al 2035 oscilla tra i 7milioni e mezzo e gli 8milioni e mezzo di passeggeri, di fatto più del doppio di quelli che Firenze potrà avere”. E ancora: “Pisa è sede di un cargo village che nel 2019 ha registrato un traffico di 15mila tonnellate di merci” oltre ad “altri elementi oggettivi che rendono evidente le potenzialità del Galilei rispetto a migliori condizioni logistiche, geomorfologiche ed atmosferiche”. In conclusione, ha aggiunto Pieroni “la mozione che poniamo all’attenzione dell’Aula individua un impegno alla Giunta rispetto al fatto di presentare nei termini prescritti le osservazioni che vadano a sanare quella che, secondo noi, è una stortura che non rende giustizia al percorso fatto fino ad oggi e al lavoro di squadra auspicato e ribadito”.
“Trovo incredibile che ci si giustifichi dicendo che è stato un problema di nomi, o che si veda scritto, tra gli scali strategici, quello di Firenze perché in quella lista sarebbe compresi solo i capoluoghi di Regione – ha detto Irene Galletti. – Non amo essere presa in giro, per questo voglio vedere dove si esprime questa ‘prassi’ per cui si parla del capoluogo di Regione quando si parla di quell’aspetto”. “Aggiungo che per noi è inaccettabile dover votare la mozione presentata dal Pd, perché significa continuare ad andar dietro ad una presa di giro che dal 2014 viene perpetrata in quest’Aula, anche a danno di Pisa e Firenze perché non è mai arrivata una parola chiara dalla maggioranza riguardo alla strategicità dei due aeroporti”.
La capogruppo della Lega Elena Meini è intervenuta affermando che “entrambi gli aeroporti, quello di Firenze come city airport e quello di Pisa come intercontinentale, fossero strategici in sinergia e complementari per la Toscana”. Poi, rivolgendosi al presidente Giani, ha detto: “Lei non ci può dire che i 14 scali strategici elencati sono i capoluoghi di Regione, perché Bergamo o Catania non sono capoluoghi di Regione” e nonostante questo “Pisa non c’è”. Meini ha commentato le “giustificazioni strane” date dal direttore di Enac sul perché nel piano troviamo Firenze e non Pisa e, leggendo dal Piano, ha aggiunto: “Bergamo è strategica per numero di passeggeri, Firenze è strategica perché è sede della Regione, Firenze è strategica perché ha la direzione territoriale Enac”. Intanto, ha commentato Meini “l’indicazione del numero passeggeri di Bergamo è discrezionale perché ce ne sono altri con un numero inferiore” e ancora, “la direzione territoriale Enac in realtà ha sede a Pisa e non a Firenze, quindi perché si individua come strategicità Firenze e non Pisa?”.
“Non mi sembra corretto – ha commentato Giovanni Galli (Lega) – che si scarichi tutta la responsabilità dell’aeroporto sul ministro Salvini, quando manca una linea guida all’interno del Pd. Se l’ottica futura è quella di portare 7milioni di passeggeri a Firenze, la città perderà la sua identità, dobbiamo mantenerne l’unicità”.
Diego Petrucci (fratelli d’Italia) si è rivolto al presidente Giani sottolineando come secondo lui: “sia più bravo in storia che in geografia”. Petrucci ha dato ragione alle colleghe Meini e Galletti “quando hanno sottolineato che tutti gli aeroporti, che pur non essendo capoluogo di regione sono stati dichiarati strategici, dal nuovo piano ENAC”. Petrucci ha accusato il presidente Giani di avere trattato il tema “con una banalità disarmante, raccontando la solita favola della concorrenza dell’aeroporto di Bologna”. Il fatto evidente, secondo il consigliere di Fratelli d’Italia, è che “la mozione presentata dal Pd sfiducia di fatto quello che ha detto il presidente Giani”. Petrucci, dopo avere accusato il governo regionale di avere scollegato lo scalo di Pisa alla stazione di Firenze Santa Maria Novella, ha chiesto un cambio di passo al presidente della Giunta, “pretendendo da Toscana Aeroporti il cronoprogramma per il potenziamento dell’aeroporto Galileo Galilei”. “E’ evidente – ha concluso – che se si parla del nulla, ENAC è legittimato a non ritenere strategica Pisa”.
Il capogruppo del Partito democratico Vincenzo Ceccarelli ha sottolineato “la soddisfazione per un dibattito incentrato sul tema del sistema integrato”. “Un sistema – ha spiegato – su cui da assessore ho lavorato per anni. Ed era una proposta che sembrava irrealizzabile e dissacrante”. “In realtà – ha aggiunto – penso che la superficialità non sia del presidente Giani, ma spero e penso che sia di ENAC, che nel precedente piano mise la strategicità al sistema aeroportuale integrato di Firenze e Pisa e ora in quello aggiornato ha inserito solo Firenze. La nostra mozione non è in contraddizione con quando detto dal presidente Giani, ma chiede una specifica formale su cosa voglia dire sistema aeroportuale toscano”. Sul tema dell’allungamento della pista di Campo nell’Elba, Ceccarelli ha respinto le accuse di avere lasciato all’oscuro il sindaco. “Lì – ha spiegato – sono stati investiti milioni di euro per continuare a volare sull’Isola. E se si fanno passi in avanti sull’allungamento della pista, non si fanno nell’anonimato o nell’inconsapevolezza del sindaco di Campo nell’Elba”.
Il consigliere di Forza Italia Marco Stella ha definito, quella del Piano nazionale, “una vicenda complessa, visto che i parametri del piano ENAC del 2015 non sono gli stessi del 2022”. Aggiungendo “che forse questa discussione poteva essere evitata”. Stella si è chiesto poi “se qualcuno abbia sentito Enac per chiedergli chiarimenti. Credo bastasse una telefonata e mi chiedo se qualcuno l’ha fatta”. Stella ha poi ringraziato il consigliere Pieroni “per avere portato il caso del sistema aeroportuale toscano all’attenzione del Consiglio” perché ha concluso “mi preme che sia strategico il sistema e sia strategica la regione Toscana”.
Al termine del dibattito sono stati approvati gli emendamenti alla mozione presentati da Elena Meini, che chiedeva di inserire nell’impegnativa la richiesta a presentare le necessarie osservazioni alla direzione generale degli aeroporti del ministero delle Infrastrutture e mobilità sostenibili e a dare informazione ai componenti della commissione consiliare regionale dell’avvenuto invio delle osservazioni, e quello prima firma del consigliere Diego Petrucci, che ha chiesto di inserire l’impegno della Regione Toscana di sviluppare un sistema aeroportuale integrato costituito dagli scali di Pisa e Firenze con obiettivi coordinati e non competitivi. In sede di dichiarazione di voto alla mozione, la consigliera Meini ha sottolineato come i tempi per inviare le osservazioni “siano ristretti” e ha auspicato “che la mozione sia attuata il prima possibile”. La consigliera Galletti ha annunciato, invece, “la non partecipazione al voto del Movimento 5 stelle” aggiungendo che “l’emendamento presentato da Elena Meini è quello che avremmo voluto sentire dal presidente Giani”. “Manca una parte” ha concluso “su quali saranno le osservazioni e su questo noi vigileremo”.
Andrea Pieroni, a nome del Partito democratico, ha giudicato la discussione “utile per rimettere la questione nella giusta carreggiata, senza campanilismi”. “Voteremo a favore – ha concluso – e gli emendamenti rendono la mozione anche più chiara e incisiva. Il dibattito è stato utile a sgombrare il campo da possibili equivoci”.