Consiglio sulla sfiducia a Biagiotti. Il dibattito (5)

SESTO FIORENTINO – Continua il dibattito sulla sfiducia al sindaco Sara Biagiotti. Drammatico l’intervento di Andrea Guarducci (Pd) che, con le lacrime agli occhi e la voce rotta dall’emozione, ha urlato “io ho fallito, io ho fallito”. Ha ricordato le richieste di incontro con il sindaco “ma quella porta è rimasta chiusa e quando mi […]

SESTO FIORENTINO – Continua il dibattito sulla sfiducia al sindaco Sara Biagiotti.
Drammatico l’intervento di Andrea Guarducci (Pd) che, con le lacrime agli occhi e la voce rotta dall’emozione, ha urlato “io ho fallito, io ho fallito”. Ha ricordato le richieste di incontro con il sindaco “ma quella porta è rimasta chiusa e quando mi ha parlato mi ha detto non ti preoccupare si rivota, io rinvinco e vi spazzerò via tutti”. “Lasciate stare la mia famiglia, non la coinvolgete in questa vicenda, se volete parlare con me il mio cellulare lo avete, ma da questa storia lasciate fuori le nostre famiglie. Oggi registro solo interventi che dimostrano esaltazione e silenzio. Il silenzio di quella poltrona vuota così com’è stata per un anno intero”. L’intervento si è concluso tra uno scrosciante applauso nonostante l’invito del presidente a fare silenzio.
E’ stata poi la volta di Laura Chirici (Pd) surrogata circa un anno fa al posto della scomparsa Sara Lapi. Il suo è stato un intervento commovente con la voce rotta dall’emozione da un pianto mal trattenuto. “Ho sperato si giungesse ad una soluzione perché condivido le preoccupazioni. Mi dispiace i toni che ho sentito questa sera e vorrei che il rispetto personale venisse rispettato. Oggi perdiamo tutti. La politica è la vera sconfitta. Ho troppo rispetto dei cittadini e della politica per partecipare al voto su questa mozione”.
Fabrizio Muscas è tornato al microfono (tra le contestazioni di alcuni consiglieri) per spiegare che “il tema è molto più semplice: in discussione è il ruolo del Pd, non ci sono personalismi. Ma il problema resta: un partito che non sa gestire i suoi problemi e un sindaco che non sa gestire il suo ruolo. E per questo si consegna il paese al commissario prefettizio. Ve ne rendete conto? Stiamo dando l’immagine di un paese mafioso, all’esterno sembra ci sia un sindaco immeritevole tanto che 8 consiglieri della sua maggioranza si sono accorti di cosa? Dovete dire la verità. Se da questa vicenda verranno fuori nuove compagini politiche vedremo, spero che i cittadini capiscano stando che l’attuale maggioranza non funziona più”.