SIGNA – Quello che resta dopo il matempo del 10 e 11 febbraio scorso con l’allagamento di un’area tra l’Arno e il Bisenzio, sono i grossi danni all’impianto della Viaccia e in particolare al Canale delle Acque Basse. E ora il Consorzio di Bonifica dell’Area Fiorentina fa i conti dei danni avvenuti.
La situazione che si è verificata dopo il maltempo potrebbe causare rischi per la Piana e quindi, sono necessari interventi veloci che mettano in sicurezza un territorio ultimamente molto provato.
In seguito all’allagamento, è stata completamente sommersa dalle acque la Goricina, il canale emissario dell’impianto idrovoro della Viaccia che drena le acque basse della piana fiorentina in riva destra d’Arno. Dopo il passaggio del colmo di piena dell’Arno i livelli nel canale emissario si sono progressivamente abbassati, a differenza di quelli nella vasta area di laminazione dei Renai rimasti più alti a causa di una maggiore “inerzia”. Questo ha determinato l’instaurarsi di un moto inverso, dai Renai verso la Goricina, che ha causato estese erosioni alle sponde del canale con il ribaltamento delle difese di sponda in calcestruzzo (le cosiddette specchiature) e il franamento di larghe parti delle sponde del canale. In pratica, interi lastroni in calcestruzzo sono scivolati all’interno del canale, creando seri problemi allo scorrimento delle acque.
“Dai rilievi eseguiti dai nostri tecnici – ha detto il commissario del Consorzio di Bonifica dell’Area Fiorentina, Marco Bottino – risultano gravemente danneggiate o completamente franate lastre per un totale di 670 metri di sponda, lungo la Goricina. Il rischio è che i danni creino a loro volta gravi problemi al deflusso delle acque basse provenienti dagli oltre 3mila ettari di bacino che vanno in destra d’Arno dal Terzolle alla Marina”.
Il problema interessa un’area densamente urbanizzata (dalle Piagge a Campi Bisenzio) che riversa le sue acque all’impianto idrovoro della Viaccia. “Vogliamo lanciare un grido d’allarme chiarissimo – hanno commentato il sindaco di Signa, Alberto Cristianini e l’assessore all’ambiente Federico La Placa – qui occorre intervenire subito: se si verificasse una nuova piena dell’Arno o del Bisenzio potrebbe creare danni enormi non solo a Signa, ma a una vasta fetta di territorio fra Firenze e la Piana”. I danni provocati pesano per circa 2 milioni di euro. “Tutti gli enti devono collaborare per risistemare quest’area – ha commentato il consigliere regionale Paolo Bambagioni – in modo da renderla in grado di funzionare di nuovo come cassa di espansione. Sarà fondamentale anche la sinergia della Regione per raggiungere questo obbiettivo”.