Consorzio di bonifica: “Il “letto” del Bisenzio, al suo ingresso a Prato, adesso è più pulito”

PRATO – Con il lavoro eseguito a fine estate, le prime più abbondanti piogge di autunno hanno trovato il letto del fiume Bisenzio al suo ingresso nella città di Prato sgombro degli accumuli di sedimenti delle piene precedenti. Il Consorzio di Bonifica ha completato tra la fine dell’estate e le scorse settimane il lavoro di […]

PRATO – Con il lavoro eseguito a fine estate, le prime più abbondanti piogge di autunno hanno trovato il letto del fiume Bisenzio al suo ingresso nella città di Prato sgombro degli accumuli di sedimenti delle piene precedenti. Il Consorzio di Bonifica ha completato tra la fine dell’estate e le scorse settimane il lavoro di movimentazione dei sedimenti nel fiume Bisenzio all’altezza del Ponte Datini; una lavorazione ricorrente, che si esegue ciclicamente su più anni, secondo necessità e che serve a regolare una dinamica fluviale fisiologica ma che ha bisogno di essere un po’ “agevolata” dall’intervento umano. Il corso del fiume Bisenzio che discende dalla omonima Valle, piuttosto ristretta e con una discesa molto ripida, arriva in città è muta improvvisamente di pendenza, andando così ad allargare il suo alveo in quella che un tempo era una grande “pianura alluvionale” e che oggi è sostanzialmente la città di Prato.

E proprio ai piedi della Val di Bisenzio, nel suo ingresso in città, zona Ponte Datini che si determina così progressivamente un accumulo di detriti: sabbie, ghiaie, ciottoli che tendono a fermarsi e stabilizzarsi, senza poi la possibilità di essere ritrasportati ancora più a valle; fenomeno fisiologico, naturale, ma che date le odierne condizioni del Bisenzio in città, ormai costretto tra argini e muri di sponda, deve essere favorito, nel suo progredire verso valle e verso il mare, dall’azione dell’uomo. Per questo il Consorzio di Bonifica Medio Valdarno è intervenuto negli ultimi anni, secondo necessità, su cicli pluriennali, per raccogliere e trasportare più a valle, nello stesso fiume, in tratti in cui invece si manifestano più frequentemente fenomeni di erosione i materiali fermi a monte e a valle del Ponte Datini. Operazione eseguita anche a fine estate e fino a qualche settimana fa, con riversamento delle ghiaie e dei ciottoli in zona, sulle sponde laterali o più a valle, e che ha permesso così di lasciare libero da accumuli sovrabbondanti il tratto di ingresso in città delle acque giusto in tempo per accogliere le prime e prossime piene del Bisenzio.