Consorzio di bonifica, il racconto di una notte di maltempo

FIRENZE – Il racconto di cosa succede in occasione di un’allerta meteo dal report dei tecnici ed operatori del Consorzio di Bonifica 3 Medio Valdarno in servizio di reperibilità che, durante tutta la scorsa notte, hanno monitorato la situazione del reticolo e degli impianti in gestione. Il Consorzio di Bonifica 3 Medio Valdarno, pur non […]

FIRENZE – Il racconto di cosa succede in occasione di un’allerta meteo dal report dei tecnici ed operatori del Consorzio di Bonifica 3 Medio Valdarno in servizio di reperibilità che, durante tutta la scorsa notte, hanno monitorato la situazione del reticolo e degli impianti in gestione.

Il Consorzio di Bonifica 3 Medio Valdarno, pur non facendo parte per legge del sistema di protezione civile per la gestione delle emergenze, è organizzato con turni di servizio di reperibilità, composti da 2-4 tecnici e 4-6 operatori, che permettono di monitorare lo stato del reticolo e il corretto funzionamento delle opere idrauliche e degli impianti di propria gestione durante le piogge. Nelle porzioni del comprensorio sotto la competenza del Genio Civile Valdarno Centrale, in virtù di una convenzione rinnovata anche recentemente, al Consorzio è demandato anche il servizio di vigilanza e di pronto intervento con operatori e mezzi consortili. Si tratta, in sostanza di garantire un servizio H24, che in occasioni di allerte meteo prolungate possono significare anche intere notti di lavoro, mentre tutti dormono, per la sicurezza del territorio.
Come ieri notte, quando a seguito dell’emissione dell’allerta arancione, già a partire dalle 18 sono stati costantemente controllati i livelli idrometrici dei principali corsi d’acqua afferenti ai bacini dell’Ombrone Pistoiese e del Bisenzio (Vicarello, Quadrelli, Senice, Marina) e le opere idrauliche qui presenti (cassa Lavacchione, cassa la Querciola, cassa Le Vanne, cassa Case Carlesi, cassa Olmi). Alle 19.40 è stata aperta la sala operativa di Castelletti per meglio coordinare le operazioni di controllo del reticolo e di gestione delle opere idrauliche. Alle 22.40, dopo aver rilevato il consistente innalzamento dei livelli idrometrici, sentito il Genio Civile, sono state accese le due pompe allo sbocco della Senice e quella delle Galigane. Alle 1, su indicazione del Genio Civile, si è provveduto alla chiusura delle portelle della cassa di espansione de Le Vanne in attesa dell’eventuale comunicazione di apertura della paratoia di presa. Alle 2 le squadre del Consorzio di Bonifica 3 Medio Valdarno stavano ancora svolgendo attività di monitoraggio sul reticolo, sulle opere e presso gli impianti: alle 2.30 è entrato in funzione l’impianto idrovoro di Crucignano e alle 4.10 è entrato in funzione l’impianto di Fosso di Piano. Alle 7, infine,  stata dichiarata chiusa la sala operativa.
“Ancora una volta una intera notte di lavoro per la sicurezza idraulica di Firenze, Prato, Pistoia e di tutto il Medio Valdarno – è il commento del presidente Marco Bottino, che in una nota scritta insieme al direttore ha voluto ringraziare tutto il personale coinvolto in questa e nelle ultime occasioni di maltempo – vogliamo raccontare con orgoglio il nostro lavoro perché troppo spesso rischia di passare inosservato, incompreso e dunque strumentalmente o aprioristicamente contestato da parte degli osservatori meno attenti o faziosi quando invece anche noi svolgiamo attività e funzioni preziose, sotto la pioggia, mentre tutti dormono”.