Consorzio di Bonifica: lavori di completamento della cassa di espansione La Gora sul Torrente Marina

CALENZANO – Avviati nei giorni scorsi, da parte del Consorzio di Bonifica Medio Valdarno, i lavori di completamento della cassa di espansione La Gora sul Torrente Marina. L’investimento per la messa in sicurezza idraulica è di 1,5 milioni di euro circa con un finanziamento in accordo tra il Consorzio e la Regione Toscana,  di cui 340.000 […]

CALENZANO – Avviati nei giorni scorsi, da parte del Consorzio di Bonifica Medio Valdarno, i lavori di completamento della cassa di espansione La Gora sul Torrente Marina. L’investimento per la messa in sicurezza idraulica è di 1,5 milioni di euro circa con un finanziamento in accordo tra il Consorzio e la Regione Toscana,  di cui 340.000 euro di cofinanziamento grazie ai contributi consortili. La realizzazione della cassa La Gora da parte del Comune di Calenzano risale ai primi anni 2000 e il suo completamento avvenne nel marzo 2004. Nel 2007, poi, fu stipulato un protocollo di intesa tra Comune di Calenzano e l’ex Consorzio di Bonifica “Area Fiorentina” per la sua presa in consegna da parte del Consorzio, che poi è stato individuato anche quale ente attuatore di nuovi “Interventi urgenti sul Marina e verifiche di sottobacino”, tra cui rientra anche il completamento della cassa La Gora, finanziato nel 2019 con ordinanza del presidente della Regione in qualitа di Commissario di Governo contro il dissesto idrogeologico.

La caassa di espansione La Gora ricade nel tratto di Marina compreso tra la localitа La Chiusa e Calenzano dove il torrente è delimitato da caratteristici muri arginali in pietrame che si estendono su entrambe le sponde senza soluzione di continuitа praticamente fino alla foce. L’alveo in questo tratto si presenta ampio e con dolci pendenze del fondo dovute anche alla presenza di numerose traverse fluviali. La cassa è situata lungo la sponda sinistra del corso d’acqua e si estende per circa 12 ettari tra la Marina e la Strada Provinciale 8 verso Barberino di Mugello. L’entrata in funzione dell’opera avviene tramite uno sfioratore di cattura posizionato nel settore di monte che è collegato a quello di valle tramite uno sfioratore intermedio e termina con uno scarico di fondo con sfioratore di troppo pieno.

“I lavori sono cominciati con grande ritmo a partire proprio dalle sistemazioni piщ complesse – commenta il presidente del Consorzio di Bonifica Medio Valdarno, Marco Bottino – e grazie a quello che io chiamo il ‘Modello toscano della difesa del suolo’, Regione, Comune e Consorzio di Bonifica stanno portando a compimento, chiudendo un lungo iter burocratico-amministrativo, un nuovo importante intervento di maggiore sicurezza idraulica per il territorio”.