Conti: “Firenze, prima del Covid, fulcro attrattore al centro di un’area metropolitana sempre più integrata”. Compresa la Piana

FIRENZE – “I numeri fino al 2019 ci raccontano di una città attrattiva, nella quale ci si reca sempre di più per motivi di studio e lavoro. Ma anche di un’area dalla quale, per gli stessi motivi, ci si sposta sempre più frequentemente nei Comuni limitrofi, ciò che chiaramente delinea una sempre maggiore integrazione della […]

FIRENZE – “I numeri fino al 2019 ci raccontano di una città attrattiva, nella quale ci si reca sempre di più per motivi di studio e lavoro. Ma anche di un’area dalla quale, per gli stessi motivi, ci si sposta sempre più frequentemente nei Comuni limitrofi, ciò che chiaramente delinea una sempre maggiore integrazione della Piana fiorentina e un’area urbana che va ormai ben al di là dei confini comunali”. Così Enrico Conti, consigliere speciale per la statistica, commenta i dati contenuti nell’ultimo bollettino mensile dell’ufficio comunale fiorentino di statistica che “mette il punto sulle dinamiche demografiche di lungo periodo e offre un’evidenza empirica interessante relativa all’evoluzione negli ultimi anni degli spostamenti di pendolari e dei cittadini per motivi di studio e di lavoro verso e da Firenze e nell’area metropolitana”.

“Ne esce un quadro ricco di spunti interpretativi – ha aggiunto Conti – un primo elemento è costituito dalla netta frenata, nell’ultimo decennio, del fenomeno della dispersione demografica nei territori circostanti, molto pronunciata dagli anni ’60 fino alla fine degli anni ’90. Anni nei quali il Comune ha perso una parte cospicua della propria popolazione in particolare a favore dei Comuni contermini. Viceversa, nell’ultimo ventennio la città sembra ritrovare un proprio equilibrio demografico, non solo favorito dai flussi di residenti stranieri, ed anzi una sua capacità di crescita pur con fluttuazioni come quella negativa rilevabile nell’ultimo intervallo temporale 2018/2019”.

“Del resto – ha proseguito Conti – tutti gli indicatori socioeconomici identificano Firenze come una delle aree urbane italiane più resilienti alla crisi del 2008. Questa realtà è confermata, seppur indirettamente, dai dati in aumento relativi ai movimenti pendolari in entrata (+18.1% tra il 2013 e il 2016) e in uscita da Firenze (+19.9%) , come dalla netta diminuzione di coloro che restano in città e non si muovono dal loro domicilio per motivi di studio e lavoro (-14.4%). Questa analisi dell’ufficio di statistica, che come sempre offre il suo prezioso contributo di conoscenza della nostra realtà fa emergere un’area interdipendente e viva dal punto di vista economico e sociale che oggi affronta la prova del Covid-19 e che chiede un salto di qualità istituzionale per vincere le sfide di oggi e di domani”.