Contro il “caro vita” protestano i lavoratori delle Fonderie Palmieri

CALENZANO – Oggi i lavoratori delle Fonderie Palmieri di Calenzano hanno indetto uno sciopero per denunciare il costo delle bollette a fronte di stipendi invariati, con presidio davanti alla fabbrica. Nell’occasione i lavoratori hanno esposto le loro buste paga e le loro bollette per denunciare il caro vita che li sta travolgendo. Era lì il […]

CALENZANO – Oggi i lavoratori delle Fonderie Palmieri di Calenzano hanno indetto uno sciopero per denunciare il costo delle bollette a fronte di stipendi invariati, con presidio davanti alla fabbrica. Nell’occasione i lavoratori hanno esposto le loro buste paga e le loro bollette per denunciare il caro vita che li sta travolgendo. Era lì il segretario generale della Fiom Cgil Firenze-Prato-Pistoia Daniele Calosi, che ha detto: “Le bollette aumentano anche per i lavoratori ma nessuno ne parla. Perché l’aumento dei costi energetici che si rovescerà sulle imprese sarà scaricato sui lavoratori. Rischiamo una tempesta sociale perfetta che si abbatterà nei prossimi mesi sopratutto su chi per vivere deve lavorare.
In fonderia con tre turni un lavoratore guadagna dai 1200 ai 1600 euro al mese, in funzione dell’anzianità e dei familiari a carico. Con questi soldi deve pagarci la casa (mutuo o affitto), la spesa alimentare, mantenere la famiglia e pagare le bollette. se poi l’azienda per la crisi energetica lo mette in cassa integrazione subirà un ulteriore decurtazione del proprio salario. C’è bisogno di risposte strutturali adesso, perché domani rischia di essere troppo tardi”.